Lettera di un “tifoso” ad Aurelio…

Ricorda Aurelio, che la PASSIONE è il motore del calcio, che i soldi sono tanto, ma non tutto, e che fra 1000 anni il Napoli ci sarà ancora con la stessa Passione dei suoi tifosi che non sapranno e ricorderanno nulla di te

Aurelio (ero Indeciso se chiamarti De Laurentis, ma mi sembrava troppo scolastico,
o Presidente, ma oggettivamente non sarai mai per noi napoletani il “Presidente”, anche se a rigor di logica lo sei, ed allora opto per Aurelio anche se ho il sospetto che ti rizelerai, cosa che ti assicuro che non mi toglierà il “Sonno”) credo che sia arrivato il momento di chiarire un po’ di cose.

È vero hai avuto l’intuizione di acquistare per pochi spiccioli il Napoli dal Fallimento, è vero che in questi anni hai mantenuto i bilanci in equilibrio, è vero che ti sei arricchito e forse hai salvato le tue aziende, ma qualcuno, in questi anni, ti doveva spiegare che i soldi sono l’unica cosa nel Monopoli o nella Borsa mentre nel calcio c’è una variabile che caratterizza il settore: la PASSIONE.

Attento Aurelio la PASSIONE non è cosa secondaria nel mondo del Calcio perché se un’operaio che guadagna 1000 euro al mese risparmia per acquistare il biglietto della
partita, se un bimbo rompe il suo salvadanaio per acquistare una delle tue tante e orribili
magliette (la nostra maglia è e rimane solo quella Azzurra) se insomma hai potuto incassare e lucrare, lo hai fatto perché nel calcio, in particolare a Napoli, c’è la PASSIONE.

Ora dopo circa 20 anni assistere ancora alle tue sceneggiate è insopportabile. Ascoltare che tu, proprio tu, accusi qualche calciatore di non considerare il vantaggio di vivere e giocare a Napoli e di pensare solo al “Vile denaro” sembra una “presa in giro”.

Difatti proprio tu hai spostato a Roma la sede del Napoli, proprio tu hai scelto di far allenare la squadra a Castel Volturno e non in città (pensa che meraviglia se avessi rinnovato il Campo Paradiso!), proprio tu non hai voluto investire nella “cantera napoletana” e nel Sociale, anche se il “vivaio” dei giovani napoletani è interessante…

Insomma sembra, l’accusa di pensare solo al “vile denaro”, più una autoaccusa che una ramanzina a qualche calciatore.

E il risultato di tutto ciò è che da Presidente “ZERO TITULI” (come direbbe Mourinho) sei costretto a mandare il direttore sportivo o l’allenatore alle conferenze stampa per non subire contestazioni.

Aurelio finirà la tua presidenza e nessuno ti ricorderà e non mi rispondere che non te ne frega nulla, che non capisco e farnetico perché fra qualche anno, quando dovrai fare il
bilancio della tua vita, anche se starai seduto come zio Paperone su una montagna di soldi, sentirai la mancanza di quell’affetto, di quella riconoscenza, di quella passione e soffrirai (ti assicuro assai) per ì ZERO TITULI.

Comunque ti ho scritto perché le “voci di corridoio” sussurrano che dopo aver acquistato il Bari ora vuoi vendere Il Napoli.

I tuoi acquirenti però sembra che pretendano ingaggi più bassi per essere poi loro a suscitare la “Passione” fra i tifosi e vogliono pagare una somma minore di quella da te richiesta. Per questo stai facendo “cassa” e stai smantellando il Club. Se tutto ciò è vero ti prego di pagare i tuoi debiti (il Comune di Napoli deve avere da te circa 3,5 milioni e non mi sembra giusto che questa somma ricada sulle tasche dei cittadini) e di fare in fretta i tuoi interessi e di liberarci della tua Presidenza.

Se invece sono “voci infondate”, ricorda Aurelio, che la PASSIONE è il motore del calcio, che i soldi sono tanto, ma non tutto, e che fra 1000 anni il Napoli ci sarà ancora con la stessa Passione dei suoi tifosi che non sapranno e ricorderanno nulla di te.

Scusa Aurelio ma non ti “rode il fegato” che i Napoletani ricordano con affetto e riconoscenza i successi di FERLAINO e non il fallimento della società?

Enzo Rivellini (tifoso)

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