Milan e Napoli chiudono una domenica di calcio con una partita di fuoco, una partita che abbina il rosso e il nero dell’inferno all’azzurro del paradiso: sarà una partita in cui, per l’importanza che riveste, vedrà una squadra banchettare con gli dei e l’altra negli inferi.

Certo, siamo ad inizio campionato ed è prestissimo per iniziare a ragionare sullo scudetto: fatto sta che sappiamo che Milan e Napoli sono le due indiziate principali per la vittoria del tricolore, come si può vedere anche dalla partenza sprint delle due squadre, entrambe a quattordici punti su diciotto.

Stasera il Napoli è chiamato alla vittoria, reduce dalla passata esperienza dell’anno scorso, in cui al Maradona il Milan giocò davvero male, portando però a casa la vittoria con un calcio chiuso, attendista, per niente propositivo.

Entrambe le squadre avranno un assente di lusso: il Napoli, oltre all’espulso Spalletti, che sarà quindi confinato alla tribuna, deve ancora fare i conti con l’infortunio di Osimhen, mentre il Milan giocherà senza Leao, senza dubbio il giocatore del momento tra le file rossonere, espulso nella precedente partita contro la Sampdoria.

Si prospetta una partita equilibrata e spumeggiante sul piano tattico, con le squadre a darsi fastidio l’una con l’altra: contro il Napoli, Pioli è solito adottare un calcio cauto, di contropiede. Ma se stasera il Milan dovesse leggermente aprirsi, allora per il Napoli si spalancherebbero le porte del paradiso, da oltrepassare con l’inventiva di Lobotka e la velocità di Kvaratskhelia.

Spalletti orientato verso il solito 4-3-3, che vede solo un cambiamento rispetto alla trasferta contro i Rangers: al posto di Simeone, dovrebbe giocare Raspadori. Ballottaggio che è comunque ancora in corso: nessuno dei due ha ancora il posto assicurato. Politano ancora confermato rispetto a Lozano, che in settimana non è stato bene.

Milan che invece si schiererà con il suo tipico 4-2-3-1: in porta per i rossoneri c’è Maignan, in difesa Theo Hernandez, Tomori, Kalulu e Calabria. In mediana maglia da titolare quasi assicurata per Tonali e Bennacer. Unico nodo da sciogliere sulla trequarti, dove al centro ci sarà De Ketelaere: il ballottaggio è Krunic-Messias. Se gioca il primo, Saelemaekers verrà scalato sulla destra, al contrario se giocherà Messias. Punta Giroud.

Giuseppe Garofalo

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