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Allarme listeria in tutta Italia: in Campania, tra Salerno e Napoli, i Nas hanno effettuato controlli e sequestri presso un caseificio ed un commercio all’ingrosso di carni avicole. I carabinieri dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità (Nas) hanno fatto scattare, all’alba di oggi, una serie di verifiche a tappeto su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è il controllo degli alimenti destinati al consumo umano a seguito degli allarmi scattati nei giorni scorsi.

Allarme listeria, blitz dei Nas anche in Campania: controlli in un caseificio ed un ingrosso carni avicole

Le listerie, infatti, sono batteri capaci di provocare gravi danni per la salute. Proliferando negli alimenti, se ingerite possono causare una tossinfezione alimentare (infezione ed intossicazione) nota come listeriosi. La riduzione del rischio può essere messa in atto mediante il rispetto delle norme igieniche durante la manipolazione. Nonché durante la preparazione e la cottura degli alimenti. Attualmente in Italia ci sono alcuni focoloai che le autorità stanno tenendo sotto stretta osservazione.

“Il ministero della Salute ha messo in piedi una task force – ha detto Francesco Pomilio, responsabile del Laboratorio nazionale di riferimento per Listeria monocytogenes dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise ‘G. Caporale’ – al fine di effettuare le indagini, ne fanno parte le autorità sanitarie locali e delle Regioni, del settore veterinario e della prevenzione e i laboratori degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Tutti insieme hanno messo in comune le risorse per l’esecuzione delle indagini, che hanno permesso di individuare una fonte certa, i wurstel”.

Controlli a tappeto: sequestrate 14 tonnellate di alimenti

Tornando ai blitz dei Nas di questa mattina, è stato reso noto che, per quanto riguarda la Campania, tra Salerno e Catania i carabinieri hanno sequestrato, presso due caseifici, complessivi 3.700 kg di prodotti lattiero-caseari, in procinto di essere commercializzati, poiché sprovvisti di documentazione attestante la rintracciabilità. In provincia di Napoli, invece, il Nas del capoluogo partenopeo ha sospeso un’attività di sezionamento e commercio all’ingrosso di carni avicole. L’intero impianto è stato immediatamente chiuso poiché sprovvisto del “Bollo Ce” e di riconoscimento produttivo. In totale i carabinieri tra Modena, Bari, Catania, Savona, Ragusa, Napoli e Salerno hanno sequestrato 14 tonnellate di alimenti e chiuso 23 aziende.

Nel dettaglio, a Napoli le ispezioni hanno riguardato 45 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti, maggiormente esposte alla contaminazione da batterio listeria. Un intero impianto per la lavorazione delle carni è stato chiuso, così come cinque depositi di alimenti chiusi, a causa delle pessime condizioni igienico sanitarie riscontrate. Sono scattate sanzioni per 41mila euro e 2 tonnellate di carne destinata alla vendita sequestrate.

In provincia di Salerno sigilli anche agli imballaggi

In provincia di Salerno, invece, a San Gregorio Magno, in un caseificio, sono stati sottoposti a sequestro circa 1.700 kg di formaggi privi delle indicazioni sulla tracciabilità, sanzionando il titolare con una contravvenzione pari a 1.500 euro. Rilevate inoltre carenze igienico sanitarie e strutturali oggetto di prescrizioni, impartite dal personale della locale Asl e intervenuto su richiesta dei militari. In un laboratorio di Capaccio-Paestum sono stati sottoposti a sequestro circa 50 kg di pasta fresca privi di indicazioni sulla tracciabilità.

Al titolare è stata notificata una contravvenzione amministrativa da 1.500 euro. A Fisciano, insieme con personale dell’Asl, è stata disposta l’immediata chiusura di un laboratorio di produzione interno a un caseificio, a causa delle gravi carenze igienico sanitarie e strutturali. Sono stati sequestrati circa 2.300 kg di imballaggi in polistirolo, da impiegare per il confezionamento dei prodotti lattiero caseari, trovati all’intemperie e intrisi da polvere e sporcizia. Al titolare è stata comminata una sanzione amministrativa di mille euro.

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