Il consigliere regionale della Campania e neoeletto alla Camera, Francesco Emilio Borrelli, è stato investito sotto casa da una persona a bordo di una moto; l’investitore indossava un casco integrale. Lo rende noto lo stesso Borrelli. E’ accaduto nella serata di venerdì scorso, intorno alle 22,25.
Ormai è diventato una sorta di portavoce delle denunce: dei cittadini, degli imprenditori, di tutti. Posta video sulle sue pagine social, partecipa a presìdi, effettua sopralluoghi e, soprattutto, non le manda a dire. Per questo, in questi anni, il consigliere regionale della Campania, Francesco Emilio Borrelli, è stato diverse volte aggredito, sia verbalmente che fisicamente. Ieri sera, l’ennesima aggressione: “Sono stato investito di proposito sotto casa, credo per mie denunce sull’occupazione abusive delle case nello storico palazzo di Pizzofalcone“.
Questore Napoli innalza livello di protezione per Borrelli
Borrelli ha sentito il questore di Napoli, Alessandro Giuliano. “Mi ha telefonato alle 8 dicendomi che secondo lui è opportuno che sia innalzato il livello di protezione, dovrò comunicare alla questura tutte le volte che esco, dove vado e tutte le volte che sono casa“, dice.
L’esponente di Europa Verde, alle scorse elezioni politiche, è stato eletto alla Camera dei deputati. Non ha ancora optato per quale delle due cariche, ma intanto continua la sua lotta da consigliere. “Quante volte sono stato aggredito? Non le conto più: i parcheggiatori abusivi dell’ospedale San Giovanni Bosco, legati al clan Contini, hanno tentato di rompermi il naso. Mi hanno poi bruciato lo scooter per gli ormeggi abusivi alla spiaggia di Posillipo a Riva Fiorita. Sono stato anche picchiato da altri parcheggiatori abusivi in via Marina. E questo per elencare le più eclatanti“. Poi ci sono stati raid sotto casa, sacchetti della spazzatura legati al suo ingresso, video-accuse postate sui social.
“Questa volta – racconta Borrelli – è stato diverso, ancora più inquietante. L’uomo che era a bordo della moto non ha detto nulla, ha agito e basta. Mi trovavo davanti al garage, stavo parcheggiando lo scooter, quando una persona in moto mi ha investito di proposito. Il forte impatto mi ha fatto cadere e sono rimasto incastrato tra lo scooter e un’impalcatura. A quel punto l’investitore si è affiancato e per mia grandissima fortunata è sopraggiunto un tassista che si è fermato a prestare soccorso, pensando a un incidente stradale. Proprio mentre il tassista mi aiutava, l’uomo in sella alla moto si è dileguato a tutta velocità“.
Una vicenda, dice il consigliere, “dai contorni inquietanti che non fa escludere la pista di una vendetta trasversale“.
Nell’ultimo periodo Borrelli ha denunciato le occupazioni abusive, da parte degli esponenti di un clan di camorra, all’interno di un palazzo storico di Pizzofalcone. La sua denuncia ha poi fatto scattare gli avvisi di sfratto per le famiglie che si trovano abusivamente all’interno dello stabile.
“La Polizia ritiene che anche questa sia una pista percorribile per le indagini poiché agli inquirenti risulta che uno dei metodi più utilizzati per le vendette trasversali è proprio quello degli incidenti stradali – spiega – quello che so è che ora saranno visionate le immagini delle telecamere e che c’è il massimo impegno della questura a trovare i responsabili“.
Borrelli, investito per le mie denunce ma non mollo
“Ho sempre saputo che certe mie battaglie e denunce – conclude Borrelli – le avrei potute pagare caro, questa volta mi sono costate 21 giorni di prognosi e poteva andare anche peggio se non fosse prontamente intervenuto il tassista, che ringrazio di cuore. Certo, mi preoccupa la modalità con la quale queste intimidazioni vengono perpetrate, ma senza dubbio non arretrerò mai di un millimetro e anzi mi auguro che le mie azioni possano essere un punto di partenza e fare da sprone a tutti i cittadini, perché soltanto denunciando le malefatte che avvengono in questa città potremmo vivere una vita migliore. Negli anni hanno provato più volte a fermarmi con la violenza, non ci riusciranno mai“.
Pecoraro Scanio: “Scovare e arrestare chi ha investito Borrelli”
“Ogni atto di intimidazione specie se di stampo camorristico va contrastato con fermezza. Se ciò avviene verso u rappresentante del popolo che è impegnato in azioni di contrasto alle illegalità ciò è ancor più intollerabile”. Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e già ministro e presidente dei Verdi interviene duramente a difesa dell’on. Francesco Borrelli. “Sono certo che le forze dell’ordine agiranno subito per scoprire e arrestare il responsabile e i mandanti di un atto tanto vile quanto lesivo dell’esercizio dell’attività di un rappresentante istituzionale“. E aggiunge “A Francesco la mia solidarietà e tutto il sostegno per un’azione coraggiosa che rende onore a quella tradizione dei Verdi della Campania che già negli anni 90 aggiunsero la scritta ambiente e legalità nel proprio simbolo a Napoli. Del resto non c’è battaglia vera ambientalista che non sia connessa a quella per il rispetto delle regole e il contrasto ai soprusi“.
Manfredi, solidarietà a Borrelli per atto vigliacco
“Piena solidarietà a Francesco Emilio Borrelli per l’aggressione subita. Un atto vigliacco che non farà arretrare la maggioranza della città che lotta per il rispetto della legalità. È necessaria un’azione condivisa e continua per vincere questa battaglia“. Così il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.
La solidarietà di Rescigno (Lega): “Non mollare!”
“Solidarietà al collega e amico Francesco Emilio Borrelli, vittima di una chiara aggressione intimidatoria. Borrelli da anni porta avanti battaglie per la legalità che al netto delle nostre distanti posizione politiche meritano apprezzamento e condivisione. Forza Francesco, non mollare“. Così Carmela Rescigno, consigliere regionale della Lega in Campania e presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania.
Di Fenza, capogruppo dei Moderati: “Atto meschino”
“Piena solidarietà all’amico collega Francesco Emilio Borrelli per la violenta aggressione subita“. Lo afferma il capogruppo in Consiglio Regionale dei Moderati, Pasquale Di Fenza.
“L’aggressione – aggiunge – potrebbe essere la risposta del clan allo sgombero del palazzo occupato a Pizzofalcone, cui è stato determinante l’apporto di Borrelli che si è scontrato con gli abusivi anche in diretta nazionale da Giletti su La7. Tutte le battaglie per la legalità negli anni hanno prodotto risultati importanti e ancora oggi grazie al suo lavoro riesce a mettere all’angolo camorristi e delinquenti di ogni tipo“.
“Il suo operato – prosegue Di Fenza – è da me condiviso, lo stimo e apprezzo quanto riesce a realizzare. Borrelli è un esempio per tutti noi. Dopo questo episodio bisogna tutelarlo, non è accettabile che qualcuno si esponga per difendere lo Stato e chi vuole vivere nelle regole e non gli vengano assicurate misure di difesa. Da questo momento in poi è necessario e urgente disporre l’attivazione di tutte le misure possibili volte alla tutela dell’incolumità di Borrelli. Purtroppo siamo costretti a constatare che è sempre più difficile esporsi in questo paese dove mancano tutele nei confronti della politica e di chi conduce battaglie per la legalità“.
Zinzi, con Borrelli avversari ma uniti in lotta alla camorra
Con un messaggio su Twitter il deputato della Lega Gianpiero Zinzi ha parlato di episodio grave: “Ho sentito più volte in queste ore il collega Borrelli. Avversari in politica, uniti nella lotta alla camorra. Solidarietà per l’episodio grave e preoccupante. Confido nelle forze dell’ordine, la legalità prevarrà sempre”.
Solidarietà da Prefetto e Vescovo di Napoli
“Voglio ringraziare tutte le persone che in queste ore mi stanno inondando di messaggi di affetto e solidarietà dopo l’aggressione. La mia denuncia contro i clan, che hanno occupato abusivamente degli appartamenti in uno stabile di Pizzofalcone, deve aver intaccato interessi importanti ma io non mi piegherò perché i cittadini per bene di Napoli, e di Pizzofalcone soprattutto, sono dalla mia parte, sostengono le mie battaglie e non mi lasceranno solo“. Lo sottolinea, in una nota, il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli.
“Voglio ringraziare personalmente il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, che mi ha chiamato stamattina per esprimermi piena solidarietà e che incontrerò nei prossimi giorni. Così come ha fatto Don Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli, che ringrazio allo stesso modo; mi ha confermato la volontà della chiesa di non arretrare di un solo millimetro davanti alla criminalità organizzata – aggiunge – Non ne avevo dubbi. Una telefonata importante per me e che fa capire la grande statura del nostro vescovo. Tutte queste attestazioni di vicinanza mi confortano perché danno più forza alle battaglie che porto avanti ogni giorno e sono pienamente consapevole che solo con il supporto della parte migliore della città è possibile costruire un futuro migliore. Andiamo avanti“.
Abusivi legati a clan vogliono bloccare accesso palazzo
“La situazione della palazzina di via Egiziaca a Pizzofalcone resta estremamente delicata. Alcuni cittadini hanno fatto sapere” al consigliere della Regione Campania di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, “che gli abusivi legati ai clan starebbero organizzando una sorta di ‘protesta’ per bloccare il palazzo e interdire l’accesso a tutti“. Lo rende noto lo stesso consigliere regionale Borrelli che è stato investito l’altra sera, forse, proprio per le denunce relative alle occupazioni abusive delle case a Pizzofalcone.
Giorni fa sono stati eseguiti a carico di 16 indagati dei decreti di sequestro preventivi finalizzati allo sgombero. “Abbiamo prontamente allertato le autorità per verificare queste segnalazioni che, se confermate, sarebbero gravissime. Credo che l’intervento dello Stato debba essere rapido – sottolinea Borrelli -. È fondamentale tenere alta l’attenzione e ripulire quel palazzo, così tutti gli altri occupati abusivamente dalla camorra“.