L’attesa e il timore di non ritrovare più la povera Mariateresa si faceva giorno dopo giorno sempre più pesante, ma poi oggi, tra le lacrime e il dolore dei tanti che la cercavano, e che nel loro cuore sapevano già che sarebbe stato solo un miracolo a riportare la giovane donna all’amore dei propri cari, il ritrovamento del corpo della dodicesima vittima da parte di uno dei tanti tenaci e capaci volontari.
Chi era Mariateresa, sepolta dal fango a 31 anni
Ci sono voluti undici giorni per trovare Mariateresa Arcamone, 31 anni, cameriera in un bar molto conosciuto di Forio.
La mattina Mariateresa andava prestissimo al lavoro ed è per questo che le ipotesi erano che all’ora in cui la colata di fango si era staccata e venuta giù dal monte Epomeo, travolgendo le case di via Celario, la donna fosse già sveglia e che forse si accortasi del pericolo si era allontanata da casa.
Nella tragedia che ha stravolto l’isola verde, il 26 novembre scorso, sono morti anche i cognati Maurizio e Giovanna ed il nipotino Giovangiuseppe, di appena 21 giorni, che abitavano a poca distanza. Alle sue ricerche partecipava il fidanzato Salvatore, fratello di Giovanna, che era tornato ad Ischia dalla nave su cui lavorava proprio per partecipare alle ricerche. Qualche giorno fa i soccorritori avevano trovato la macchina di Mariateresa, spinta dalla forza del fiume di fango sul tetto della sua casa.
Sui social il racconto del giovane geologo Eugenio Di Meglio che ha trovato Mariateresa
“Non sono praticante, ma non so quale Santo mi ha spinto ad infilarmi in quell’insenatura, pochi centimetri dividevano il soffitto da un mare di fango, ho spostato un legno e poi con la torcia ho illuminato qualcosa di morbido, ho chiamato subito i vigili e le persone che erano in zona… eri tu“. Sono le parole di Eugenio Di Meglio, il giovane soccorritore volontario che ha trovato la salma di Mariateresa Arcamone, l’ultima dispersa dell’alluvione di Ischia.
“Le lacrime e l’abbraccio con tuo papà, quelle parole che mi ha detto non le dimenticherò mai più. La mia missione è compiuta, ora posso riposare“, conclude il suo post su Facebook Di Meglio, geologo ischitano da anni impegnato con le squadre dei volontari dell’isola e che da sabato scorso scava insieme a quelli arrivati da tutta Italia a Casamicciola.
Parole, quelle che Di Meglio ha scritte su Facebook, che hanno suscitato tanta commozione e gratitudine verso quanti hanno lavorato, spalato e cercato le vittime, per dare il via alla rinascita del piccolo comune isolano.