Dopo la vittoria di Genova contro la Sampdoria, il Napoli torna al Maradona dopo due mesi senza il calore e la spinta del popolo partenopeo, per la prima partita casalinga del 2023. Una signora partita, contro la Vecchia Signora.

E’ infatti l’atto numero 179 fra le due eterne rivali a dare inizio al nuovo anno solare del Napoli, che va a caccia di una vittoria che consentirebbe una fuga a +10 dai bianconeri che sarebbe un enorme passo in avanti per lo Scudetto.

Sarà una partita che garantirà spettacolo, vista la qualità del Napoli, che, malgrado debba ancora ritrovare il 100% della forma, ha ritrovato il feeling con la vittoria dopo il passo falso a Milano. Proprio per questo motivo domani non si può sbagliare.

Di fronte Spalletti si ritrova la Juve di Max Allegri, persona che al tecnico azzurro non è mai stata molto simpatica. I bianconeri vengono da 8 partite di fila senza subìre gol, le ultime 5 vinte 1-0 con il cosiddetto “corto muso” allegriano.

Indubbiamente gli azzurri dovranno spendere qualche energia in più nel cercare di bucare una difesa juventina completamente ritrovata dopo la crisi iniziale che aveva fatto ballare e non poco la panchina di Allegri. Ancora una volta il c.t. toscano è riuscito a fare un ottimo lavoro sulla retroguardia, suo marchio di fabbrica da una vita.

E si sa, la Juventus fa sul serio, non come la Sampdoria di domenica scorsa, che, senza offesa, ha provato ad impostare un match sulla difensiva, consentendo comunque al Napoli di attaccare senza troppi problemi.

Spalletti dovrebbe affidarsi al suo fedele 4-3-3 che lo ha accompagnato durante il corso della stagione: uniche differenze i rientri di Rrahmani e Zielinski dopo essere partiti dalla panchina a Genova. Solita bagarre fra Politano e Lozano, con il primo favorito. Anche Mario Rui in vantaggio su Olivera per la fascia sinistra.

Per la Juve invece probabile 3-5-1-1, modulo sicuramente volto ad impostare una partita di catenaccio e contropiede. Szczesny in porta e una difesa tutta brasiliana: tridente composto infatti da Bremer, Danilo e Alex Sandro. Sugli esterni McKennie e Kostic, a centrocampo Fagioli, Locatelli e Rabiot, i tre “satelliti” dei tre centrocampisti azzurri. Seconda punta Di Maria, davanti a lui c’è l’ex Milik.

E’ un bivio cruciale del campionato azzurro, che, da una situazione già rosea, potrebbe prendere una svolta ancora più significativa. Domani sarà una battaglia, come ogni Napoli-Juve che si rispetti, ma diciamocelo: in caso di vittoria servirebbe solo continuità per un sogno che, mai come quest’anno, può essere coronato.

Giuseppe Garofalo

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