Gli studenti di Torre del Greco in visita al Presepe Cortese al Mann di Napoli

Centinaia di studenti dell’Istituto Tecnico “E. Pantaleo” di Torre Del Greco hanno visitato con entusiasmo e stupore il Presepe Cortese, a cura di Fabrizia Fiore, in esposizione al Mann fino al 29 gennaio 2023. La visita, condotta dal Consigliere della Città Metropolitana di Napoli Vincenzo Cirillo, ha registrato grande entusiasmo e stupore, anche da parte dei docenti, rimasti incantati dalla tradizione presepiale napoletana, raccontata in maniera innovativa, mantenendo l’autenticità.

Gli studenti di Torre del Greco in visita al Presepe Cortese al Mann di Napoli

La visita è stata impreziosita da un Cicerone d’eccezione: il magistrato antimafia Catello Maresca che ha trasmesso la propria passione per l’arte presepiale agli studenti, attraverso aneddoti e curiosità. In particolare, Maresca si è soffermato sul “Sogno di Benino” dal quale, secondo le leggende, il presepe Cortese prende vita.

Una giornata incredibile per una mostra che si avvia verso la conclusione, registrando un successo clamoroso, con più di 40mila ingressi registrati dal 1 dicembre. Il Presepe Cortese, in queste settimane, è diventato un vero e proprio fiore all’occhiello per il Mann e per la cultura napoletana, attirando turisti di tutte le età.

Un viaggio attraverso tradizione e multimedialità

Un viaggio che, attraverso tradizione e multimedialità, racconta la storia del presepe napoletano del Settecento. I primi due ambienti ospitano un video immersivo, che permette al visitatore di entrare letteralmente nelle scene e nelle architetture del presepe di Carlo, mentre l’ultimo spazio è riservato a pezzi da collezione di pastori settecenteschi.

L’allestimento multimediale è realizzato dall’architetto Marco Capasso e dal suo studio creativo. Un viaggio multimediale reso unico e suggestivo dalle musiche evocative di Antonio Fresa, grazie alle quali il pubblico riesce a scoprire, in dettaglio, i personaggi, le storie e i significati simbolici del “grande teatro” rappresentato dal presepe settecentesco.

Una carrellata di pezzi collezionistici imperdibili

L’esposizione si conclude con una carrellata di pezzi collezionistici che sono imperdibili, per gli intenditori e non solo. Una “Natività” di Giuseppe Sanmartino, appartenente alla collezione Accardi; un Oste di Nicola Somma (la statuetta, con la sua espressione arcigna e il porro sulla fronte, simboleggia nel presepe il Demonio, perché nel racconto evangelico fu proprio l’oste a cacciare la Madonna e San Giuseppe, costringendoli a rifugiarsi in una stalla).

E poi un nobile di Salvatore Di Franco, in abito tipico del Settecento in velluto e seta di San Leucio, con bottoni in filigrana d’argento alla catalana, rappresenta la variegata società del tempo. Un nobile orientale, con cane, di Matteo Bottiglieri (nel gruppo è raffigurato il Corteo dei Magi in omaggio alle ambasciate del Sultano Ottomano e del Bey di Tripoli che, in visita a Napoli tra il 1740 e 1741, destarono lo stupore della popolazione e, per questo, furono inserite nel Presepe).

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