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Nuova perquisizione a Campobello di Mazara nell’ambito dell’inchiesta per far luce sui fiancheggiatori dell’ex boss latitante Matteo Messina Denaro. I carabinieri del Ros hanno perquisito l’abitazione degli ex suoceri di Andrea Bonafede, in via San Giovanni. L’abitazione risulta disabitata da tempo perché i coniugi sono morti diversi anni fa e si trova a pochi metri dalla casa di Giovanni Luppino e nei pressi del covo in cui avrebbe vissuto il boss fino a giugno scorso.

Matteo Messina Denaro: nuova perquisizione nell’abitazione degli ex suoceri di Andrea Bonafede

“Ieri c’è stato un corteo con la presenza di tutta le comunità per dare una risposta univoca contro questo male che ci affligge ormai da anni che è la mafia. C’era davvero una grande e bella presenza ieri. Abbiamo dovuto assistere anche ad una stampa che andava cercando quelle risposte stupide da parte di chi ha dato una rappresentazione non reale di una comunità che in realtà ha ripudiato la mafia. Vogliamo un dialogo più concreto con lo Stato per dare una spallata definitiva alla mafia”. Così Enzo Alfano, sindaco di Castelvetrano, a Radio Cusano Campus, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro.

Il sindaco di Castelvetrano: “Bisogna riformare l’istituto della confisca giudiziaria”

“Bisogna riformare l’istituto della confisca giudiziaria, quando si confisca un’azienda alla mafia, bisogna mandare i manager a gestire quell’azienda altrimenti lo Stato rischia di fare una brutta figura. Costruire posti di lavoro è l’unico modo per uscire dalla mafia. Lo Stato dovrebbe dialogare con i sindaci del territorio per valutare tutte le occasioni che gli imprenditori potrebbero cogliere in questo territorio. Amministrare una città come Castelvetrano significa amministrare una città che è stata sciolta per mafia e che è in dissesto finanziario, dunque è una situazione complicata.

Io non ho mai ricevuto alcuna minaccia e alcuna pressione, ma siamo una comunità povera perché dove passa la mafia lascia povertà. Messina Denaro latitante per 30 anni? Quando si va così vicini alla cattura e non ci si riesce mai, vuol dire che qualcuno lo avrà pre avvertito, quindi ci sono aspetti inquietanti che dispiacciono perché vorremmo che ci fossero sempre uomini dello Stato con un’alta tensione morale ma purtroppo non sempre è così”.

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