Violazione della sorveglianza, torna in carcere il presunto ras di Boscoreale: si tratta di Giuseppe Pesacane, 64 anni, ritenuto dagli investigatori essere a capo del clan egemone tra Boscoreale e Scafati. Dopo 11 anni di galera trascorsi nel carcere di massima sicurezza di Opera, in provincia di Milano, Pesacane era tornato in libertà per fine pena nel 2021.

Boscoreale, violazione della sorveglianza: torna in carcere il ras Giuseppe Pesacane

Il presunto boss era ritenuto colpevole di associazione mafiosa, estorsioni, traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Eclatante fu il suo arresto quando, all’epoca latitante, fu braccato dalle forze dell’ordine a Coccaglio, nel bresciano. Ad arrestarlo, il 23 agosto del 2007, furono i carabinieri del gruppo di Torre Annunziata e quelli della Compagnia di Chiari (Brescia) a conclusione di una certosina attività d’indagine.

L’arresto dopo la latitanza di molti mesi

Pesacane era ormai latitante da molti mesi per sfuggire ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 14 marzo 2007 dal Tribunale di Torre Annunziata. Un provvedimento che lo condannava a 12 anni di galera per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione e traffico di stupefacenti. Quando i militari riuscirono infine a braccarlo, il presunto ras aveva con sé un documento falso.

Pesacane, all’atto dell’arresto, non oppose resistenza. Ieri, il presunto boss è finito di nuovo in manette. Giuseppe Pesacane, secondo gli inquirenti, avrebbe infatti violato per ben quattro volte gli obblighi di sorveglianza speciale ai quali era stato sottoposto a seguito della recente scarcerazione. L’interrogatorio del 64enne si terrà al massimo entro le prossime 48 ore.

Salvatore Piro

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