Napoli, vittoria di misura a Lecce! E ora la Champions…

Di Lorenzo e un autogol di Gallo consegnano agli azzurri tre punti vitali e intimoriscono il Milan

Demoni scacciati. Erano probabilmente solo demoni quelli che Spalletti e i suoi hanno sognato la notte dopo il pesantissimo 4-0 contro il Milan, il cosiddetto “tram di notte”. Gli azzurri riacquistano fiducia e ritrovano i tre punti a Lecce.

Vittoria per 1-2 al Via Del Mare, campo tutt’altro che scontato, sul quale proprio il Milan era già inciampato solo tre mesi fa, contro una squadra conosciuta come ammazza-big per eccellenza. A quanto pare non per il Napoli.

E ora la Champions…

E adesso il Milan è avvisato: mercoledì ci sarà da divertirsi a San Siro, dove si aprirà il sipario su uno spettacolo per buongustai del pallone, presumibilmente più equilibrato di quello di domenica scorsa.

La cosa certa è che gli azzurri arriveranno con un approccio totalmente differente alla partita di Champions, pronti a giocarsi tutte le proprie carte per un passaggio in semifinale che a quel punto farebbe sognare davvero in un traguardo ai limiti dell’impensabile.

A decidere il match in Salento sono Di Lorenzo e un autogol goffo di Gallo (anche se le colpe sono da attribuire prevalentemente a Falcone), in una partita non stupenda dal punto di vista del gioco, ben spezzettato da parte dei giallorossi, ma che comunque gli azzurri sono riusciti a portarsi a casa.

La partita

Si parte subito con il Napoli che gestisce il possesso palla in attesa dell’apertura di un varco da parte di un Lecce che, però, si fa trovare molto preparato e attento. E i partenopei ne risentono, facendo parecchia difficoltà a creare una trama interessante.

Pressing alto, altissimo della squadra di Baroni, che in difesa si fa valere specialmente con la fisicità imponente di Baschirotto e la tanta qualità offerta dal resto del reparto. Ma dopo 18 minuti è un calcio piazzato a rompere gli indugi.

Dagli sviluppi di un calcio di punizione ha inizio una carambola in area di rigore, dove a spuntarla è Kim. Il coreano imbastisce una grande azione che, con pochissimi tocchi, porta il Napoli in rete con Di Lorenzo, bravissimo a tagliare sul primo palo e anticipare i difensori giallorossi. Palla in rete ed è 0-1.

Da lì il Napoli può permettersi di entrare in controllo della partita, ma in varie occasioni rischia di essere ripreso dai padroni di casa, spesso a causa di un rilassamento fin troppo eccessivo da parte degli uomini di Spalletti.

Secondo tempo

Nella ripresa non cambia molto rispetto ai primi 45 minuti: il Lecce ci prova, gioca la sua partita a viso aperto e alla fine dimostra di avere ragione. Sempre da un calcio di punizione, i salentini trovano la rete che ristabilisce la parità.

A segnare è Di Francesco, il più lesto di tutti a fiondarsi sulla ribattuta dopo la traversa colpita in pieno da Ceesay. L’ala del Lecce, con un pizzico di fortuna, fa passare la palla sotto le gambe di Rrahmani e trafigge Meret.

Gli azzurri non ci stanno: il gol del nuovo vantaggio va trovato, e anche alla svelta. Di certo un pareggio non avrebbe giocato a favore del morale in casa Napoli alle porte di un match così importante.

Il gol arriva dopo soli 12 minuti: dopo un possesso palla prolungato ma paziente, Mario Rui pennella un cross precisissimo in area di rigore, dove non c’è quasi nessuno, ma c’è Gallo. Il difensore giallorosso si ritrova la palla sulla coscia, che rimbalza verso Falcone, autore di una mezza papera valevole l’1-2 del Napoli.

Contraccolpo decisivo di cui il Lecce risente: dopo un’ora a ritmi forsennati, la concentrazione e le forze fisiche cominciano a calare e il Napoli potrebbe approfittare del momento per trovare il gol dell’1-3.

Ma anche gli azzurri sono stanchi: escono Raspadori ed Elmas per rinvigorire l’attacco a caccia del gol della sicurezza. Niente. Poche chance, nessuna delle quali nitida. Stessa cosa anche per i giallorossi.

Infortunio per il neo-entrato Simeone

Dopo una ventina di minuti a ritmi man mano sempre più bassi, preoccupa un infortunio del neo-entrato Simeone, che si accascia a terra in lacrime toccandosi il flessore, costringendo Spalletti al cambio. L’argentino verrà valutato, sperando non sia nulla di grave, perchè, qualora lo sia, la tegola sarebbe non indifferente.

Nel recupero i salentini danno l’anima per trovare il gol del 2-2: Falcone passa gli ultimi due minuti di gara praticamente sempre in area di rigore azzurra, con il fiato sospeso da una parte e dall’altra.

Il match si chiude sul più bello, quando Politano viaggia verso la porta sguarnita, trovandosi contro il fischio finale dell’arbitro.

Le proteste non mancano, ma durano poco, perchè la vittoria è arrivata e questo era l’importante.

Giuseppe Garofalo

 

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