Sei persone diversamente abili saranno impiegate nell’Albergo Diverso di Quarto, nell’ambito di un progetto di riabilitazione terapeutica individuale (Ptri) e in collaborazione con le istituzioni sanitarie locali. Il complesso immobiliare in questione è stato confiscato alla camorra e un tempo era di proprietà dei referenti del clan Polverino.

L’obiettivo del progetto è di offrire un’opportunità di reinserimento sociale e lavorativo ai sei soggetti coinvolti, che saranno impiegati in attività formative all’interno del Bed&Breakfast della legalità, come è stato ribattezzato l’Albergo Diverso.

Le mansioni specifiche saranno assegnate in base alle capacità e alle esigenze dei singoli partecipanti, in modo da consentire loro di acquisire nuove competenze e di svolgere un ruolo attivo nella società.

L’iniziativa è stata accolta positivamente dalle autorità locali e rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata, che continua a rappresentare un grave problema per molte comunità italiane.

La confisca dei beni dei clan mafiosi rappresenta infatti una delle principali armi a disposizione dello Stato per indebolire il potere delle organizzazioni criminali e ripristinare il rispetto delle leggi e delle istituzioni.

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