La risposta di inquirenti e investigatori al brutto spettacolo dell’aggressione dei tifosi dell’Udinese a inermi adulti e ragazzini che stavano pacificamente festeggiando lo scudetto del Napoli, è dura.

Oggi la polizia ha arrestato cinque persone per gli incidenti di due sere fa allo stadio Dacia Arena, in applicazione della norma che prevede l’arresto in flagranza nelle 48 ore successive ai fatti.

A Udine ferite 15 persone per la calca scatenatasi dopo l’ivasione di campo degli ultras dell’Udinese

Nel corso della bruttissima parentesi che nulla ha a che vedere con il calcio, sono rimaste ferite 15 persone, di cui sei sono state ricoverate, una in condizioni gravi per fratture agli arti, ma nessuna di queste per i colpi sferrati con le cinghie e altri strumenti, bensì per la calca scatenatasi dopo l’invasione di campo degli ultras bianconeri o anche per semplici cadute, ad esempio saltando sul campo dagli spalti.

Incastrati dalle telecamere e dai video dei cellulari

I responsabili dell’aggressione sono stati individuati dall’analisi dei filmati, girati con tanti telefoni cellulari e dalle 400 telecamere ad alta definizione installate al Dacia Arena. Indagini rapide i cui primi risultati si registrano oggi, a carico di due persone arrestate a Udine, e poi a Pordenone, Gorizia, Napoli. Alle due persone arrestate a Udine è contestato anche il reato di resistenza.

Questo sabato era cominciato con le perquisizioni, come confermato dal Questore, Alfredo D’Agostino, e subito dopo, e subito dopo sono scattati gli arresti. Secondo voci non confermate, tra i facinorosi, che sono stati molti di più allo stadio, ci sarebbero tifosi anche di altre squadre. Comunque, questo di oggi non è che il primo passo dell’inchiesta aperta: il procuratore capo di Udine, infatti, Massimo Lia, ha già precisato che le indagini proseguono.

Le indagini proseguiranno anche per i reati e le violazioni più lievi

È presumibile che, conclusasi questa prima fase, concentrata sugli eventi più gravi, vengano contestate violazioni più lievi, sanzionate con Daspo (divieto di seguire manifestazioni sportive), ad esempio. Dopo il triplice fischio finale dell’arbitro, le tifoserie assiepate in Curva Nord (Udinese) e Curva Sud (Napoli) hanno rispettato l’indicazione di restare sugli spalti senza invadere il campo. A scendere nel rettangolo, infatti, sono stati gli spettatori di settori come Distinti e Tribune.

Non si esclude la fondatezza della voce che qualche simpatizzante dei napoletani si sia avvicinato alla Curva Nord rivolgendo qualche sfottò, ma qualora fosse vero, non giustificherebbe la reazione violenta dei tifosi bianconeri che, impugnando cinghie e forse bastoni, sono scesi anche in campo aggredendo i supporter avversari.

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