La commissione straordinaria di Castellammare di Stabia, con una nota diramata ieri, interviene nuovamente sulla questione dell’Acqua della Madonna e dell’Acqua Acidula, affrontando le legittime preoccupazioni riguardo alle caratteristiche uniche di queste acque, che rappresentano un patrimonio prezioso per la città.

Caso delle sorgenti di Castellammare

È innegabile che l’Acqua della Madonna sia un vero “biglietto da visita”. Tuttavia, la priorità deve essere garantire che quest’acqua possa essere utilizzata in modo sicuro e accessibile a tutta la comunità. La commissione riconosce l’importanza di mantenere intatte le peculiarità di queste acque e sta lavorando in stretta collaborazione con esperti del settore per valutare le diverse opzioni e assicurare che qualsiasi intervento sia mirato a garantire la potabilità e la fruibilità dell’acqua al pubblico.

È importante sottolineare che l’obiettivo non è mai stato quello di intervenire sulle sorgenti stesse, ma piuttosto di trovare soluzioni che rendano l’acqua potabile ai fontanini pubblici, mantenendo un costante monitoraggio e attenzione alle variabili naturali. La commissione è consapevole dell’importanza di questo lavoro e si avvale del supporto di consulenti tecnici con esperienza a livello nazionale. L’attività in corso richiederà diversi mesi e, se i risultati saranno positivi, l’impianto potrà intervenire solo a valle, garantendo un’acqua sicura e di alta qualità per la comunità.

“Scelte meditate. L’attività di recupero durerà diversi mesi”

Parallelamente, una commissione di esperti è stata incaricata di studiare le acque delle sorgenti e delle terme, approfondendo ulteriormente la conoscenza di questo ricco patrimonio naturale.

Inoltre, la commissione ha richiesto uno studio sul sistema con carboni attivi, un ulteriore passo verso la conservazione del gusto e delle caratteristiche uniche di queste acque. La priorità rimane quella di preservare e valorizzare il patrimonio idrico di Castellammare, garantendo al contempo la sua sicurezza e fruibilità per tutti i cittadini.

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