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Sversavano rifiuti industriali nel fiume Sarno, sigilli a tre aziende: blitz del Noe a Sant’Antonio Abate, Poggiomarino e Striano

Sversavano rifiuti industriali nel fiume Sarno, sigilli a tre aziende: blitz del Noe a Sant’Antonio Abate, Poggiomarino e Striano

Sversavano rifiuti industriali nel fiume Sarno, sigilli a tre aziende: blitz del Noe a Sant’Antonio Abate, Poggiomarino e Striano. Nella mattinata del 6 novembre, i carabinieri del Comando Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno sequestrato tre aziende aventi sede nei Comuni di Sant’Antonio Abate e Poggiomarino. Il sequestro è scattato in seguito a pesanti accuse rivolte ai legali rappresentanti delle aziende, ritenuti responsabili di più reati: scarico abusivo di reflui industriali; violazione delle prescrizioni dell’Autorizzazione Integrata Ambientale; gestione rifiuti non autorizzata; impedimento al controllo.

Sversavano rifiuti industriali nel fiume Sarno, sigilli a tre aziende

Un sequestro preventivo urgente era stato effettuato d’iniziativa il 27 ottobre 2023 dal Comando Carabinieri Gruppo per la Tutela Ambientale di Napoli, convalidato dal gip del Tribunale di Torre Annunziata e riguardante una terza azienda con sede a Striano per i medesimi reati in materia ambientale.

In seguito alle indagini, effettuate dai Carabinieri del Noe di Napoli in collaborazione con l’Arpac, e coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, è stato accertato che le ditte “La Casereccia s.r.l.” di Sant’Antonio Abate e “Felice Conserve s.r.l.” di Poggiomarino, attive nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione delle conserve alimentari, e “Metal Verniciatura s.t.l. di Striano”, operante nel settore della sabbiatura e verniciatura dei metalli, avrebbero svolto le loro attività violando la normativa ambientale in materia di scarico dei reflui nei corsi d’acqua e di gestione dei rifiuti.

Blitz del Noe a Sant’Antonio Abate, Poggiomarino e Striano

Per la ditta di Poggiomarino non sarebbe la prima volta, dal momento che la “Felice Conserve s.r.l.” era già stata sottoposta a sequestro preventivo per fatti analoghi meno di un anno fa. In particolare, le aziende sarebbero accusate di: deposito incontrollato e abbandono di rifiuti urbani indifferenziati e speciali, anche pericolosi su aree non pavimentate, le cui acque di dilavamento venivano sversate direttamente nel fiume Sarno senza nessun preventivo processo di depurazione.

E poi scarico abusivo delle acque provenienti dai processi industriali di lavorazione, contenenti anche sostanze pericolose, in pubblica fognatura e successivamente, di conseguenza, nel fiume Sarno; realizzazione di bypass per evitare i dispendiosi processi di depurazione; il superamento dei parametri limite previsti dalla normativa per gli scarichi nei corsi d’acqua, soprattutto per l’azoto nitrico, i residui solidi sospesi e l’escherichia coli, indicatori di un processo depurativo inidoneo e/o assente.

Gli impianti di depurazione sarebbero inattivi da tempo

Dalle indagini è inoltre emerso che gli impianti di depurazione, benché presenti in ciascuna delle sedi delle suddette aziende, sarebbero inattivi da tempo e ciò, tramite lo scarico dei reflui industriali immessi tal quali nel fiume Sarno, avrebbe gravemente contribuito all’inquinamento di quest’ultimo.

Tali operazioni si iscrivono in una più ampia e articolata attività investigativa che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, si propone di accertare e rimuovere le cause dell’inquinamento del fiume Sarno e dei suoi tributari, di individuare gli scarichi abusivi dei reflui industriali recapitanti direttamente e indirettamente nel fiume Sarno e di interrompere le attività illecite che influiscono sullo stato di salute di tale corso d’acqua: 45 sarebbero i provvedimenti di sequestro, totale o parziale, di aziende o impianti produttivi; 29 le sanzioni amministrative irrogate; 170 le persone denunciate e 2 gli arresti per svariati reati in materia ambientale.

Anna Rega

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