Home COMUNI Afragola Pupi Avati e Laura Morante conquistati dall’Afragola Film Festival 2023: grande successo per la III edizione della kermesse

Pupi Avati e Laura Morante conquistati dall’Afragola Film Festival 2023: grande successo per la III edizione della kermesse

Pupi Avati e Laura Morante conquistati dall’Afragola Film Festival 2023: grande successo per la III edizione della kermesse

Grande successo per la serata finale della terza edizione dell’Afragola Film Festival – Al di là della Visione che si è svolto presso il Teatro Gelsomino con una madrina d’eccezione: l’attrice e regista Laura Morante. Premiati durante la serata, presentata da Lino D’Angiò: Pupi Avati, Enrico Baleri, Maurizio De Giovanni, Francesco Di Leva, Pilar Fogliati, Francesco Grisi, Mimma Lovoi, Laura Morante, Anna Pavignano, Teresa Saponangelo.

Pupi Avati e Laura Morante conquistati dall’Afragola Film Festival 2023

A fare gli onori di casa Valerio Caprara, direttore artistico della rassegna, Gianluigi Osteri e Sebastiano Paciello, ideatori del festival. Presente anche il sindaco di Afragola Antonio Pannone. “Siamo soddisfatti di questa terza edizione che ha visto film in gara di grande spessore. Si tratta di un festival che anno dopo anno cresce sempre di più e ci continua a regalare emozioni e sorprese. Quest’anno è stato un vero onore avere sul palco personalità come Laura Morante e Pupi Avati e siano certi continueremo su questo solco anche per gli anni a venire”, ha dichiarato Gianluigi Osteri.

Anche quest’anno, come hanno ricordato gli organizzatori Claudia Fiorentino, Riccardo Marchese, Salvatore De Chiara, Antonella Iovino e Monica Brancaccio, si è confermato il focus sull’incrocio tra il cinema e l’architettura nelle forme dell’urbanistica e del design, con particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale.

Grande successo per la III edizione della kermesse

Quest’anno, il festival ha registrato ben 1180 film inviati per la valutazione e per la partecipazione al concorso che prevede diverse categorie riservate a cortometraggi e lungometraggi provenienti da tutto il mondo, realizzati con i linguaggi della fiction, del documentario e dell’animazione.

Grande riscontro per le due novità dell’Afragola Film Festival che quest’anno si è fatto promotore di due libri fotografici presentati al pubblico proprio durante le quattro giornate del festival. Si tratta di due testi: il primo avente come focus le
sale cinematografiche di Napoli e provincia ed il secondo dedicato al regista Alessandro D’Alatri, scomparso prematuramente che sin dagli esordi che aveva creduto nel Festival.

PREMI AI FILM IN CONCORSO

Giuria
Anna Pavignano, presidente
Alessandro Izzo e Francesca Detti de I Licaoni
Salvatore Iodice
Francesco De Finis

Premio per il miglior corto fiction
MEMORIES OF THE BERLIN ROOM
di Jörn Staeger – Germania
Per gli efficaci effetti visivi e per la suggestione di un racconto in cui sono i luoghi e gli edifici a diventare protagonisti, mentre si intrecciano memorie personali e collettive di una città divisa.

Premio per il miglior lungo doc
THERE IS MY HOME
di Sophie Réthoré – Francia
Per la sensibilità e la delicatezza con cui ci ha fatto sentire a casa, mostrandoci l’avverarsi di un granello di utopia. Una realtà dove è possibile una coesione umana sostenibile con i ritmi naturali

Premio per il miglior film d’animazione
GAMBIT
di Naime Pakniyat – Iran
Per la perfetta fusione di forma e contenuto, dove lo sgretolamento di un’opera di pixel art diventa metafora dell’abbrutimento di una civiltà e atto di denuncia contro la ferocia di ogni guerra.

Premio per il miglior corto doc
A TRIVIAL THING!
di Seyed Morteza Sabzeghaba – Iran
Per lo sguardo peculiare sul racconto del reale e per la capacità di creare un’atmosfera sospesa tra ricordi e aspirazioni del protagonista, attraverso un esemplare lavoro sul sonoro e sul silenzio.

Menzione speciale della giuria per il tema trattato
STALKING CHERNOBYL
di Iara Lee – Stati Uniti
Per aver saputo aggiungere al racconto di un’esemplare tragedia, la denuncia di comportamenti umani, soprattutto giovanili, altrettanto esemplari. Autolesionismo, incoscienza, negazionismo, protagonismo da videogioco, ricerca di emozioni a qualsiasi prezzo emergono dalla forza delle immagini e dalle voci dei protagonisti, stimolando nello spettatore interrogativi e riflessioni sul pericolo di annientamento che corre l’umanità.

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