
Chi era Giovanni? Penso che durante l’estate tutti almeno una volta abbiano fatto una pausa per ascoltare il concerto delle cicale, con il loro caratteristico suono che attira l’attenzione senza produrre nulla. Al contrario, il seme, nascosto sotto terra, agisce silenziosamente e, col tempo, ci regala i frutti che ci permettono di vivere.
“Ciao, Giovanni”, la commovente lettera dei volontari della Pro Natura stabiese in memoria di Giovanni Calogero
Molte persone assomigliano alle cicale: fanno rumore, raccolgono applausi e consensi, ma non lasciano dietro di sé nessuna traccia di bene. Altri sono come il seme: si spendono, si consumano, lasciano dietro di sé un solco di opere buone, spesso senza essere notati.
Ecco quanto accaduto al mio amico Giovanni, un uomo di fede, coraggio e azione, testardo nel perseguire gli obiettivi della nostra Associazione Pro-Natura. Ha contribuito alla realizzazione di progetti significativi come l’opuscolo sulle Guardie Svizzere, il Museo della Biodiversità di Castellammare presso le Terme di Stabia, la riforestazione delle scuole nel nostro distretto scolastico, la battaglia per il recupero della Reggia di Quisisana, e la nascita del Parco del Faito.
Giovanni ha rotto gli indugi delle istituzioni locali, provinciali e regionali
Giovanni ha rotto gli indugi delle istituzioni locali, provinciali e regionali, sensibilizzandole sui problemi ambientali del territorio. È grazie a lui se la Panarella (funivia) è tornata in funzione, portando vantaggi economici a tutti.
Il suo impegno ha coinvolto la scuola, seminando valori nei cuori e nelle menti dei giovani. La medicina che può guarire la città non si trova in farmacia, ma nei sorrisi della gente, nella solidarietà, nel dialogo, nella condivisione, nel buon senso, nella cortesia, nell’educazione, nel rispetto delle regole e nella passione.
Giovanni è stato generoso, intelligente, caparbio, un cuore enorme. Ha difeso i suoi valori con coraggio, rispettando sempre il prossimo. Stabia ha perso un grande uomo, e io un grande amico fraterno. Hai lasciato un segno indelebile, e la tua assenza sarà sentita.
Lustro e onore al nostro territorio
Ringrazio Dio per avermi fatto incontrare Giovanni circa cinquant’anni fa e spero che questa città possa prendere esempio non solo da lui, ma anche da altri che hanno dato lustro e onore al nostro territorio.
Giovanni, ti ricorderò sempre come una persona schietta, sincera, pratica, operativa, onesta, intelligente, e creativa. La tua spontaneità era rara e mai inopportuna. Per tutte le persone che ti amavano, sarai indimenticabile.
Nel dolore della tua assenza terrena e nella gioia di saperti giunto alla meta, sentirò la mancanza della tua guida sui sentieri dell’impegno civile, ecologico e cristiano. I progetti, le esperienze, le difficoltà e i ricordi che ci hai lasciato ci aiuteranno a superare lo smarrimento del lutto.
Grazie, Giovanni. Così ti ricordano tutti i volontari della Pro-Natura Stabiense.