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“Juve Stabia nel Cuore”, il fenomeno social raccontato dagli ideatori

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“Juve Stabia nel Cuore”, il fenomeno social raccontato dagli ideatori

Il girone C di serie C vede attualmente la Juve Stabia capolista, squadra storica di Castellammare che ha largo seguito non solo allo stadio, ma anche in quell’agorà virtuale rappresentato dal mondo dei social: un esempio virtuoso è dato da “Juve Stabia nel cuore”, gestito da due giovani stabiesi, Alessandro Palma, classe 1999, e Vincenzo Santarpia, classe 2001.

“Juve Stabia nel Cuore”, la pagina social raccontata dagli ideatori

Entrambi hanno coniugato il loro percorso formativo (Laurea magistrale in Ingegneria del Cinema e dei mezzi di comunicazione per Alessandro, studi in Economia aziendale per Vincenzo) con la passione della loro squadra del cuore, la Juve Stabia, oltre che per il mondo della nuova comunicazione multimediale, come è logico che i Millennials. Il Gazzettino vesuviano li ha sentiti per una simpatica intervista a due voci per parlarci del loro progetto e per raccontare le loro emozioni per le Vespe gialloblù.

Come nasce l’idea della pagina Juve Stabia nel cuore?

Juve Stabia Nel Cuore nasce nel 2013 da un’idea di Vincenzo, all’epoca nella prima adolescenza, vivendo l’epoca della prima retrocessione dalla Serie B con le Juve Stabia di Ciullo, Fontana, Pancaro etc. Poi, ad aprile 2020 in piena prima ondata pandemica, Alessandro entra a far parte della pagina per l’esigenza di dare un contributo ad un progetto che stava sbocciando ma che non aveva raggiunto la sua maturità.

Purtroppo negli stessi giorni dell’entrata di Alessandro, il vecchio (e storico) profilo Instagram di Jsnc (che contava ben 15mila followers) viene rubato da degli hacker e non si è più riusciti a recuperarlo, ripartendo praticamente da zero e ricostruendo in 3 anni e mezzo una presenza sui social alla pagina, coi risultati che vediamo tutt’oggi, paradossalmente superiori a prima in termini di coinvolgimento.

Quale la mission di questo gruppo?

Noi ci proponiamo di far conoscere, apprezzare e amare la Juve Stabia a sempre più persone, cerchiamo di trascinare quanta più popolazione possibile verso la squadra tramite l’entusiasmo e la passione che ci mettiamo, mettendoci la faccia e cercando un dialogo pulito e sportivo con i nostri compagni di tifo, ma anche con tifosi di squadre rivali, che popolano le nostre Live Streaming su Tik Tok e che restano perché trovano un ambiente sano dove discutere di calcio.

Quanto tempo dedicate alle attività social di questo gruppo? Quali metodologie e tecniche utilizzate?

Compatibilmente con i nostri impegni extra, il tempo non è massimo, ma nonostante questo dedichiamo praticamente tutta la settimana a gestire i profili, curare i contenuti, trovare notizie e pensare ad iniziative. Tutto senza un tornaconto personale, solo ed unicamente per passione. Quella che smuove noi e che cerchiamo di instillare nei giovani tifosi, coltivare ed alimentare nelle generazioni precedenti alla nostra e riaccendere in quelli che si sono allontanati dopo anni al seguito.

Ci date dei numeri relativi ai vostri follower e qualche statistica di riferimento?

Per comodità li dividiamo per social: Facebook: 17.650 followers, con una copertura mensile di 150mila account raggiunti, Instagram: 6.150 followers, con 150mila account raggiunti e centinaia di migliaia di visualizzazioni ai contenuti, Tiktok: 11.500 follower, 238mila mi piace ai contenuti e 2 milioni di visualizzazioni mensili.

Come l’evoluzione dei social può avere effetto sulla passione calcistica verso la Juve Stabia?

Nel 2024 tutti passiamo un numero enorme di ore sui cellulari, andando a proporre un contenuto di qualità è facile distinguersi, ma è importante sia garantire sempre la stessa qualità che educare il pubblico a quella qualità, e noi piano piano ci stiamo riuscendo. Durante le feste natalizie siamo stati fermati per strada da tanti “Stabiesi Fuorisede” che ci hanno ringraziato, come già succedeva sui social, per avergli dato la possibilità, finalmente, di vivere la Juve Stabia sui social, di fargli provare le emozioni “da stadio” anche a centinaia (o migliaia) di chilometri. Anche nella vita quotidiana incontriamo persone che ci invogliano a continuare in questa direzione.

Nell’ultimo match contro l’Avellino, avete organizzato una “live reaction” presso un noto pub di Castellammare. Ci raccontate l’esperienza e qualche diverte aneddoto in merito?

Quello che è successo ai Giardini dei Cesari, sponsor della Juve Stabia, location splendida che ci ha dato la possibilità di organizzare questo evento, ha visto la cosa evolversi oltre le nostre più rosee aspettative. Tutto è nato dalla richiesta incessante della nostra community di un evento aggregante, dati i divieti di trasferta imposti dagli enti governativi: un modo per guardare la partita insieme.

Abbiamo trovato la disponibilità del locale, che aveva già accolto durante la settimana la squadra per una cena consolidatrice del gruppo, ma avevamo chiesto lo spazio per una ventina di persone, poi in un giorno le richieste sono diventate 374, un numero che difficilmente ci riusciamo a spiegare, ma che ci ha fatto letteralmente piangere di gioia vedendo che quelli che fino ad allora avevamo la percezione fossero bei numeri, erano persone e ci volevano bene come se ne vuole ad un parente.

Al pareggio finale su punizione di Capitan Mignanelli il locale è impazzito, ci siamo trovati travolti da un’ondata di amore incredibile e moltissimi dopo ci hanno ringraziato e chiesto di ripetere l’esperienza. Alessandro, inoltre, ha ricevuto da un ragazzo presente un megafono e ha coronato un sogno che aveva da bambino, essere Capo Ultras per una sera e lanciare l’ormai consolidato coro post-partita: “Siamo pazzi di te”. Vincenzo, invece, aveva ricevuto da un fan un messaggio, la mattina stessa, che pronosticava il gol dell’ex di Mignanelli, ma mai pensare ad una doppietta, con addirittura una rete siglata al 90esimo.

Come è nata la vostra passione per la Juve Stabia visto che siete giovani e forse più esposti alla visione del calcio delle tv (nazionale e internazionale)?

Alessandro: la prima partita che ho visto allo stadio è stata un famoso Juve Stabia – Potenza del 2004, sulle spalle di mio papà, che mi ha trasmesso questa passione, poi definitivamente sbocciata con la promozione del 2011. Vincenzo: la mia prima partita è stata un incontro Juve Stabia – Taranto, vissuta nei distinti, nel 2011, con sconfitta 0-3, non il migliore degli inizi per una storia d’amore che dura da 13 anni (ride, ndr).

Un vostro pronostico per questo campionato di serie C girone C: quali le avversarie della nostra Juve Stabia? Chi temete di più?

L’Avellino e il Benevento di certo sono le compagini con l’organico più forte, almeno ai nastri di partenza, ma la squadra che più ci ha impressionato nel mettere in difficoltà le Vespe è stato il Crotone

C’è un vostro calciatore preferito del presente e del passato della Juve Stabia e perché.

Alessandro: facendo due nomi scontati direi Sau e Forte, i bomber delle due B, ma un giocatore che mi è rimasto nel cuore per abnegazione e attaccamento alla maglia è stato Adriano Mezavilla. Vincenzo: Adriano Mezavilla, perchè a scuola calcio indossavo il numero 34, numero anche del gladiatore brasiliano.

Ci date in anteprima per il Gazzettino vesuviano qualche anticipazione sui vostri progetti relativi ai social e altro?

Svelare i nostri piani rovinerebbe la sorpresa a moltissimi stabiesi e presterebbe la possibilità di improbabili imitazioni, diciamo solo che abbiamo in serbo per i tifosi stabiesi delle iniziative innovative, e chissà che qualcuno si accorga di noi, in società, e non ci dia possibilità anche maggiori.

Per finire, un vostro saluto personale ai lettori de il Gazzettino vesuviano e dove vi possono seguire e incontrare.

Ci trovate digitando “Juve Stabia nel Cuore” su Tiktok, Instagram e Facebook, ma soprattutto ci trovate allo stadio a perdere la voce, sperando di vedere sempre la Juve Stabia uscire trionfante dalle sue battaglie.

Ciao a tutti e sempre forza Stabia!

Domenico Ferraro

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