Arzano, racket in “cambiali” imposte dal clan Di Lauro: 5 arresti

Le indagini hanno preso avvio nel novembre 2023 dopo la denuncia del commerciante, vittima di estorsione

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Arzano, racket in “cambiali” imposte dal clan Di Lauro: cinque arrestati. La vittima avrebbe pagato oltre 100mila euro per non essere più tormentato. I Carabinieri del Ros di Napoli e della Compagnia di Casoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli. Cinque individui, di cui tre già detenuti per altre cause, sono stati arrestati con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso. L’indagine, diretta e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha svelato una vicenda di estorsione orchestrata da un clan mafioso di Secondigliano ai danni di un commerciante di Arzano.

Arzano, racket in “cambiali” imposte dal clan Di Lauro: cinque arrestati

Le indagini hanno preso avvio nel novembre 2023 dopo la denuncia del commerciante, vittima di estorsione da parte di tre individui legati al clan Di Lauro. La vittima ha dichiarato di essere stata soggetta a un’estorsione che perdurava dal 2020. Dopo aver rifiutato di cedere il suo bar ai Di Lauro, è stato costretto a pagare 70mila euro in rate mensili da 1.000 euro ciascuna. Questi pagamenti erano garantiti da cambiali che la vittima era obbligata a sottoscrivere e consegnare agli estorsori. Ad ogni pagamento, riceveva una cambiale come garanzia.

La vicenda si è complicata quando, nel gennaio 2023, il commerciante ha aperto un nuovo bar in un’altra zona di Arzano. Gli estorsori sono tornati minacciando nuovamente la vittima di morte se non avesse ceduto alle loro richieste estorsive. La situazione ha portato alla denuncia e all’avvio delle indagini, rivelando un quadro di estorsioni prolungate e minacce costanti.

La vittima avrebbe pagato oltre 100mila euro per non essere più tormentato

La vittima ha rivelato ulteriori dettagli durante gli interrogatori, affermando che il clan Di Lauro si riteneva proprietario della sua attività già dal 2018. Nel gennaio 2019, la vittima ha pagato 100.000 euro in contanti ai Di Lauro per porre fine alle loro pretese illegittime sulla sua attività commerciale. Le dichiarazioni della vittima sono state supportate anche dalle testimonianze di Salvatore Roselli, collaboratore di giustizia e membro del clan Amato-Pagano. Gli arrestati, ritenuti affiliati al clan Di Lauro di Secondigliano, sono coinvolti in due episodi distinti di estorsione.

(Immagine di repertorio)

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