Napoli, 15enne accoltella un giovane al rione “Ponticelli”

L'indagine, supportata dall'analisi delle immagini di videosorveglianza, ha ricevuto un'accelerata quando il minore, accompagnato dai genitori e da un avvocato, si è presentato spontaneamente presso la stazione dei Carabinieri

Napoli, 15enne accoltella un giovane al rione

Un 15enne del quartiere “Ponticelli” di Napoli è stato sottoposto a fermo dal pubblico ministero della Procura per i Minorenni di Napoli, con l’accusa di aver ferito gravemente un 19enne il 14 gennaio scorso. Il giovane avrebbe colpito la vittima più volte durante una lite per futili motivi in corso Ponticelli.

Napoli, 15enne accoltella un giovane al rione “Ponticelli” durante una lite: è allarme

L’indagine, supportata dall’analisi delle immagini di videosorveglianza, ha ricevuto un’accelerata quando il minore, accompagnato dai genitori e da un avvocato, si è presentato spontaneamente presso la stazione dei carabinieri di Ponticelli confessando di essere l’autore materiale del ferimento. Sebbene il fermo non sia stato convalidato per la mancanza di pericolo di fuga, il giovane è stato affidato a una comunità su disposizione del Giudice, in attesa del processo.

Questo episodio rientra in una triste costellazione di incidenti che coinvolgono minori e armi nella città partenopea. I dati dei Carabinieri relativi al primo mese del 2024 evidenziano una persistente presenza di lame e armi da fuoco tra i giovani. Il fenomeno, preoccupante per le autorità, sta spingendo i carabinieri a intensificare i controlli quotidiani per prevenire la diffusione di armi, in particolare coltelli, tra la popolazione giovanile.

Controlli dei carabinieri nel capoluogo ed in provincia

Parallelamente ai controlli, le autorità stanno attuando un programma di sensibilizzazione nelle scuole e nei luoghi pubblici frequentati dai giovani. Attraverso l’utilizzo di immagini suggestive e forti, veicolate attraverso poster e brochure destinate alle scuole, il Comando Provinciale Carabinieri di Napoli cerca di trasmettere un messaggio chiaro e impattante: “La prima vittima sei tu!”. L’intento è mettere in luce come l’uso di armi possa danneggiare non solo la vita degli altri ma anche quella degli stessi aggressori.

Il fenomeno coinvolge diverse tipologie di armi, dagli innocui coltelli a serramanico a pistole sceniche e giocattoli privi del tappo rosso, che ne indicherebbe l’inoffensività. Tuttavia, come dimostrano alcuni recenti arresti, l’effetto intimidatorio di queste armi non è da sottovalutare.

A Boscoreale, i carabinieri hanno arrestato un 60enne per detenzione abusiva di armi e munizioni. Durante la perquisizione della sua abitazione, sono state rinvenute una pistola semiautomatica calibro 9 e un fucile sovrapposto Franchi cal. 12, provento di un furto commesso nel 2019 a Vitulazio, oltre a 187 cartucce di vario calibro. In altri casi, minori sono stati denunciati per il possesso di coltelli a serramanico o armi bianche in luoghi pubblici.

I dati dei Carabinieri relativi al mese di gennaio indicano che sono state sequestrate 21 armi da fuoco, 16 armi da taglio, 13 armi improprie come tirapugni, mazze, nunchaku e 194 munizioni. Complessivamente, sono stati effettuati 17 arresti per porto e detenzione di armi (uno dei quali riguarda un minore) e denunciate 23 persone (sei dei quali minori).

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