
Leggere in azienda, lavorare con tranquillità in un ambiente sereno. A Napoli, parte un innovativo progetto di “bookcrossing” per dipendenti ed amministratori. A sperimentarlo è Arci Mediterraneo Impresa Sociale, azienda impegnata da anni nell’accoglienza di migranti e di minori stranieri non accompagnati. L’area comunicazione dell’impresa, con sede in via Dei Mille, 59, su indicazione dell’Ad, Mariano Anniciello, ha così appena inaugurato il primo punto di bookcrossing a completa e gratuita disposizione dei propri dipendenti. L’obiettivo è rendere le pause di lavoro in ufficio più “leggere” grazie a un buon libro da scambiare tra colleghi. Magari, mentre si sorseggia un caffè caldo.
Napoli, il progetto “bookcrossing” di Arci Mediterraneo Impresa Sociale
“L’iniziativa mi ha subito entusiasmato – commenta l’Ad aziendale, Mariano Anniciello – anche perché sono un lettore instancabile. Lo scopo del progetto, oltre a quello di diffondere idee e cultura in ufficio, è quello di rendere meno faticosa la giornata di lavoro ai nostri dipendenti”. Nella sede di via dei Mille, a Napoli, lavorano in 20. A partire da domani, la loro pausa caffè sarà anche all’insegna della cultura. “E di emozioni, sensazioni, esperienze da condividere e da scambiare” ha concluso Anniciello.
“Abbiamo la possibilità di condividere passioni ed esperienze”
L’azienda ha approntato inoltre un semplice regolamento interno per regolare lo scambio gratis e interno dei libri. Per incentivarlo, su indicazione dell’Ad è stata installata una sorta di “casetta” per lo scambio: una mensola interna alla sede proprio nei pressi dell’area per il coffee-break. “È accessibile negli orari di apertura della sede – hanno chiarito da Arci Mediterraneo – dipendenti e amministratori potranno portare e scambiare coi colleghi solo libri in buone condizioni e dal contenuto adatto a tutti”.
Altre regole? Molto semplici, appena 4: “Se hai un libro portalo, se vedi un libro che ti piace prendilo, se prendi un libro dopo che lo hai letto riportalo, se prendi un libro e vuoi tenerlo, portane un altro” è spiegato nel breve regolamento dell’azienda. L’idea piace ai dipendenti: “In questo modo – hanno dichiarato – abbiamo la possibilità di condividere passioni ed esperienze che vadano oltre le singole mansioni lavorative. Si tratta inoltre di un’esperienza che facilita la reale conoscenza tra colleghi”.