Medici di famiglia con più studi, giro di vite dell’Asl Napoli 3 Sud

Partono le diffide e monta la protesta. Ecco cosa sta accadendo

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Si diffida il medico e si invita a provvedere alla chiusura dello studio“. Sono essenzialmente di questo tenore le lettere che in questi giorni stanno pervenendo a molti medici di base dell’Asl Napoli 3 Sud, una delle Aziende Sanitarie più grandi d’Europa, con un territorio di competenza che va da Nola a Massa Lubrense, passando per Comuni come Portici, Ercolano, Boscoreale, Castellammare di Stabia.

Medici di famiglia con più studi in più Ambiti, giro di vite dell’Asl Napoli 3 Sud

Un territorio vastissimo suddiviso in Distretti più piccoli ed in Ambiti ancor più striminziti. I medici di base sono titolari di una convenzione con l’Ambito di riferimento per svolgere la propria attività in studio. Una premessa, questa, decisiva per comprendere la questione. L’Unità Operativa Complessa (Uoc) Coordinamento Cure Primarie dell’Asl Napoli 3 Sud ha avviato un’attività di verifica degli studi fuori Ambito. Insomma l’Azienda sta monitorando quali e quanti medici di base hanno studi ricadenti in due Ambiti differenti.

Ciò può avvenire per varie ragioni: professionali, etiche ma anche pratiche. Una tra tutte, la vicinanza ai pazienti che scelgono il proprio medico. L’Asl, però, non si sta limitando alla verifica, anzi. I medici di famiglia che hanno ad esempio due studi, uno nell’Ambito 34 ed uno nel 35, dovranno chiuderne uno. L’obiettivo è riorganizzare i territori e le spese sanitarie, ma chi conosce gli stessi territori sa quanto questo possa “cozzare” nella realtà dei fatti e nelle esigenze. Boscoreale e Boscotrecase ad esempio, che sono “attaccate” per non dire “fuse” senza soluzione di continuità, ricadono in due Ambiti differenti.

Partono le diffide e monta la protesta

Dunque, si prevedono caos e proteste. “Si stanno valutando azioni da intraprendere perché il diritto alla salute dei.pazienti sia difeso nella maniera più ampia“, ci dice un medico di base che preferisce restare anonimo. Del resto, però, l’Asl sta facendo leva su un articolo, il 34, dell’Accordo Collettivo Nazionale che disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale e sugli Accordi Integrativi Regionali del 2013 (sì, il 2013 e sì, siamo nel 2024). Accordi che interessano anche altre Asl come la Napoli 1, che ha però già affrontato e superato il problema a gennaio scorso.

Con una lettera ha informato i propri medici che è consentito, previa comunicazione obbligatoria, avere più studi in diversi territori, ma che lo stesso dottore dovrà assicurare la propria partecipazione ai diversi Aft (Aggregazione Funzionale Territoriale). Si tratta in sintesi di un raggruppamento di medici di medicina generale incaricato di garantire per l’intera giornata e per tutti i giorni della settimana, la tutela della salute della popolazione di riferimento. Quindi più studi ma anche più partecipazione e più lavoro.

A pagare saranno medici e cittadini?

E questo senza contare la sentenza della III Sezione della Corte di Cassazione del 2019 che, pronunciandosi sul ricorso di due medici campani (ma dell’Asl di Caserta) afferma che “neppure il ‘limite del massimale’ di assistiti in carico a ciascun medico convenzionato, previsto dall’Acn, attribuisce a quello un ‘diritto di esclusiva’ su tale quota di assistiti, atteso che il rapporto professionale tra medico convenzionato e paziente è mediato dalla scelta del medico di base che il residente è libero di compiere, tra i diversi medici iscritti negli elenchi”. L’Asl Napoli 3 Sud, insomma, sembrerebbe tra le ultime a doversi aggiornare. Nella speranza che a pagare non saranno ancora una volta, solo i cittadini.

Gennaro Cirillo

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Da sempre abituato a vivere con il Gazzettino vesuviano in casa, giornale fondato pochi anni dopo la sua nascita dal padre Pasquale Cirillo. Iscritto all'ordine dei giornalisti dal 1990, ricorda come suo primo articolo di politica un consiglio comunale di Boscotrecase, aveva 16 anni. Non sa perchè gli piace continuare a fare il giornalista, sa solo che gli piace, e alle passioni non si può che soccombere. "Il mestiere più bello del mondo".