
La Corte d’Appello di Napoli ha emesso una decisione frammentata riguardante il caso delle presunte maestre violente coinvolte nei maltrattamenti ai piccoli alunni della scuola elementare “Ungaretti-Roncalli” di Gragnano. Una delle imputate, la più anziana, ha visto confermata la condanna di primo grado di due anni, mentre per la sua collega più giovane la condanna di quattro mesi è stata annullata. I fatti risalgono al 2016.
Gragnano, maestre violente: confermata in Appello una sola condanna
Il processo ha evidenziato una netta discrepanza tra la narrazione difensiva delle imputate e la testimonianza dei familiari dei bambini, rappresentati dagli avvocati Roberto Attanasio e Daniele Ionà. Mentre le imputate hanno cercato di smentire le accuse, sostenendo di non aver mai maltrattato gli alunni, le famiglie hanno raccontato una verità differente, evidenziando episodi di violenza fisica e psicologica subita dai loro figli.
I fatti nel 2016: due donne accusate di maltrattamenti
Le accuse riportano episodi di violenza quotidiana, tra cui insulti, minacce, schiaffi e tirate di capelli, inflitti agli alunni della classe in questione. Provocando reazioni emotive nei bambini. I genitori hanno rivelato di aver notato un cambiamento nel comportamento dei propri figli, segnalando regressione nei progressi e cambiamenti nell’atteggiamento verso la scuola.
Tuttavia, nonostante le prove presentate, una delle insegnanti è stata assolta “per non aver commesso il fatto”. Mentre l’altra ha visto confermata la sentenza di primo grado. La principale accusata ha manifestato l’intenzione di intraprendere un percorso di giustizia riparativa, offrendosi di risarcire le vittime e di svolgere un servizio sociale concordato con le autorità.