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Napoli, operaio ucciso in un agguato a “Ponticelli”: 26 anni al killer

Napoli, operaio ucciso in un agguato a “Ponticelli”: 26 anni al killer

La Corte di Assise di Napoli ha emesso una dura sentenza nei confronti del collaboratore di giustizia Antonio Pipolo. L’uomo è stato condannato a 26 anni di carcere per l’omicidio di Carlo Esposito e Antimo Imperatore, un operaio innocente travolto dall’orrore di un agguato di camorra nel rione “Ponticelli” di Napoli.

Napoli, operaio ucciso in un agguato a “Ponticelli”: il killer pentito condannato a 26 anni di carcere

Il raid, avvenuto il 20 luglio 2022, ha scosso profondamente la città e i familiari delle vittime, presenti in aula, hanno accolto la sentenza con un applauso misto a dolore e rabbia. La dinamica dell’agguato è stata resa ancor più sconvolgente dal fatto che Antimo Imperatore si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. Era lì per installare una zanzariera.

Il giudice ha escluso l’aggravante dell’associazione a delinquere di tipo mafioso, ma ha riconosciuto la sussistenza della premeditazione e delle attenuanti generiche. Una decisione che ha sollevato polemiche e sconcerto tra gli avvocati della famiglia delle vittime, che auspicavano una condanna più severa.

La tragedia a luglio 2022

L’avvocato Rosa Esposito, difensore di Pipolo, ha sottolineato che l’identità dell’esecutore materiale del duplice omicidio è emersa solo grazie alle dichiarazioni autoaccusatorie dell’imputato. Una circostanza che ha sollevato dubbi e interrogativi sulle prove a disposizione della corte.

Particolare rilevanza ha assunto il ruolo del killer pentito nella ricerca dell’arma del delitto. Pipolo ha indicato agli investigatori l’esatto punto in cui aveva occultato l’arma utilizzata nell’agguato, sottolineando ancora una volta il suo coinvolgimento nei fatti.

Tuttavia, nonostante la collaborazione con la giustizia da parte di Pipolo, il giudice ha respinto l’attenuante riservata ai cosiddetti “pentiti”. Una decisione che ha evidenziato le sfide e le complessità del sistema giudiziario nel trattare con le organizzazioni criminali.

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