Marano di Napoli, “Una Pizza per l’Autismo”: presentato il progetto

“Un Pizza per l’Autismo” è un progetto pilota di Inclusione Sociale per ragazzi e ragazze affetti da autismo, realizzato dalle associazioni di promozione sociale di Marano: “Tutela la Salute” e “Autismo Sociale” con il fondamentale sostegno della Pizzeria Zeroottantuno

Marano di Napoli,

“Ancora oggi, troppo spesso, siamo visti come elemento di disturbo”. Teresa è chiara. Lei è una mamma, una delle tante che, assieme ad altri genitori, questa mattina ha partecipato con i propri figli alla presentazione a Marano di Napoli del progetto pilota “Una Pizza per l’Autismo”. Teresa ha un figlio affetto da disturbo dello spettro autistico “Un futuro lavorativo per i nostri ragazzi è una chimera, un’opportunità troppo spesso preclusa. Progetti come “Una Pizza per l’autismo” sono un faro nella notte”.

Marano di Napoli, “Una Pizza per l’Autismo”: presentato il progetto

“Un Pizza per l’Autismo” è un progetto pilota di Inclusione Sociale per ragazzi e ragazze affetti da autismo, realizzato dalle associazioni di promozione sociale di Marano: “Tutela la Salute” e “Autismo Sociale” con il fondamentale sostegno della Pizzeria Zeroottantuno, del Campione del mondo di pizzaioli Valentino Libro.

Oggi 2 aprile, giornata mondiale per la Consapevolezza dei Disturbi dello Spettro Autistico, la presentazione presso la sede della Pizzeria Zeroottantuno a Marano di Napoli. Un’opportunità completamente gratuita per quanti sceglieranno di iscriversi. Le domande di adesione dovranno essere inviate agli indirizzi e-mail delle due associazioni asstutelalasalute@libero.it e info@autismosociale.it.

Verranno formati ragazzi e ragazze

La pizzeria Zeroottantuno sarà la sede del progetto che si articolerà in due parti. Si inizia con la fase di formazione ed apprendimento di 6 mesi. Durante questi 180 giorni i ragazzi e le ragazze innanzitutto familiarizzeranno con la struttura ed i formatori, per poi passare alla parte didattica. I corsi si svolgeranno 2 volte a settimana per 2 ore e si passerà dall’apprendimento in cucina, affiancando i pizzaioli, a quello in sala, con camerieri e responsabili.

Dopo la formazione, quanti avranno raggiunto un adeguata autonomia lavorativa, potranno firmare un contratto con la pizzeria “Zeroottantuno” ed essere così assunti. Con tutti gli altri, si proseguirà nel percorso di formazione.

Questi ragazzi sono fantasmi per la società e noi vogliamo andare controtendenza. – ha spiegato Diego Mancini presidente di Tutela la Salute – Questi ragazzi durante le loro giornate hanno poche occasioni per socializzare. Con Una Pizza per l’autismo vogliamo offrire non solo un’opportunità di inserimento lavorativo, ma anche un momento di inclusione sociale. Questo è solo un punto di partenza, tanti sono i nuovi progetti già in cantiere”.

Per i ragazzi dopo sei mesi la possibilità di un’assunzione

Sede del progetto è la pizzeria sociale Zeroottantuno, che a costo zero metterà a disposizione la propria struttura e le sue professionalità. Una realtà nata dalla volontà del titolare, Valentino Libro, di dare a tutti un’opportunità. “Dopo un momento difficile della mia vita, ho rischiato di morire, ho deciso di fare qualcosa per il sociale. Zeroottantuno lavora a 360° sul territorio, offrendo opportunità anche a persone che la società emargina. In questi mesi abbiamo dato opportunità lavorative anche ad ex detenuti”.

Una delle tre realtà che hanno dato vita a “Una Pizza per l’autismo” è “Autismo sociale Aps/Ets” di Sabatino De Blasio “L’associazione – spiega De Blasio – lavora sul territorio da 3 anni occupandosi di di ragazzi autistici di tutte le età. Nella mia carriera ho avuto modo di notare che soprattuto dopo il periodo scolastico i ragazzi e le ragazze, affette da disturbo dello spettro autistico, finiscono per essere essere emarginati dalla società. La loro quotidianità di svolge soprattutto tra le mura di casa, ecco perchè nasce questa iniziativa, nasce per permettergli di vivere in società.

Alla presentazione di questa mattina ha preso parte anche il sindaco, di Marano di Napoli, Matteo Morra che nel complimentarsi per “Un’iniziativa lodevole che guarda alle necessità del territorio” ha sottolineato l’attenzione del Comune sulla tematica dell’autismo “Entro il mese di aprile – ha reso noto Morra – sarà pubblicato il bando per la gestione della Villa appartenuta a Luigi Simeoli, esponente di punta del clan Polverino. La villa è un bene confiscato che diventerà un centro per ragazzi affetti da da un disturbo dello spettro autistico.

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