Castellammare, neonato muore dopo un mese: aperta un’inchiesta

Il bambino è nato il 17 febbraio presso l'ospedale "San Leonardo" di Castellammare. Subito dopo la nascita, sono sorte complicazioni

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La morte di un neonato dopo un mese di lotta, seguita a un parto difficile e a un ricovero in Terapia Intensiva Neonatale sta scuotendo l’intera città di Castellammare di Stabia ed ha portato all’apertura di un’inchiesta per fare luce sul tragico evento.

Castellammare, neonato muore dopo un mese in ospedale: aperta un’inchiesta

Il bambino è nato il 17 febbraio presso l’ospedale “San Leonardo” di Castellammare. Subito dopo la nascita, sono sorte complicazioni che hanno reso necessario il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (Tin). Nonostante il tentativo dei medici e del personale sanitario, il neonato è purtroppo deceduto poco prima di Pasqua, dopo un mese di intensi sforzi per salvarlo.

L’apertura dell’inchiesta è stata sollecitata dai genitori del neonato, assistiti legalmente dall’avvocato Gennaro Ausiello. La Procura di Torre Annunziata, guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal sostituto Marta Agostini, ha immediatamente preso in mano il caso e avviato le indagini necessarie per comprendere le circostanze che hanno portato alla morte del piccolo.

Indagati tre medici, l’Asl Na 3 Sud: “Piena fiducia nella magistratura”

Al momento, sono indagati tre medici coinvolti nel caso. Tuttavia, per chiarire appieno le cause del decesso del neonato, è stata eseguita un’autopsia. Saranno necessari novanta giorni per completare l’analisi delle prove raccolte e stabilire con precisione ciò che ha portato alla tragica fine del bambino.

Roberto Cinelli, direttore della Tin, ha dichiarato: “Gravissima asfissia perinatale legata ad una estrazione difficile per la presenza di un nodo vero di cordone ombelicale, nei giorni successivi gravissima encefalopatia ipossico ischemica con insufficienza multi organo e necessità di ventilazione meccanica continua, deceduto per queste cause”. Dalla direzione dell’Asl piena fiducia nel lavoro della magistratura e vicinanza alla famiglia.

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