Il Papa: I bambini di Gaza hanno bisogno di case non di tombe e fosse!

"Guardiamo tutti al futuro con gli occhi dei bambini. Loro non si chiedono chi è il nemico da distruggere, ma chi sono gli amici con cui giocare... La guerra, non mi stanco di ripetere, è sempre e solo una sconfitta"

Le parole del Papa sugli eventi gravissimi che stanno accadendo da mesi in Palestina questa volta riecheggiano come non mai! Riferendosi a ciò che stanno vivendo i bambini a Gaza dice: “Loro hanno bisogno di case, parchi e scuole, non di tombe e fosse!”.

Il Sommo pontefice esprime i suoi pensieri per il network Alarabiya, al termine del Ramadan, mese sacro islamico che per coincidenza si conclude proprio pochi giorni dopo la celebrazione della Pasqua, che è la festa più importante per i cristiani (leggi anche: Pasqua 2024, il Papa: “La guerra è sempre una sconfitta! La pace non si costruisce mai con le armi”).

“Dio è pace e vuole la pace. Chi crede in Lui non può che ripudiare la guerra, la quale non risolve, ma aumenta i conflitti. La guerra, non mi stanco di ripetere, è sempre e solo una sconfitta: è una via senza meta; non apre prospettive, ma estingue la speranza”, ricorda Francesco.

“Sono angosciato per il conflitto in Palestina – afferma ancora Papa Francesco – e Israele: cessi subito il fuoco nella Striscia di Gaza, dove è in corso una catastrofe umanitaria; possano arrivare gli aiuti alla popolazione palestinese che soffre tantissimo; si rilascino gli ostaggi rapiti a ottobre! E penso alla martoriata Siria, al Libano, a tutto il Medio Oriente: non lasciamo che divampino le fiamme del rancore, sospinte dai venti funesti della corsa agli armamenti! Non lasciamo che la guerra si allarghi! Arrestiamo l’inerzia del male!“.

“Loro hanno bisogno di case, parchi e scuole, non di tombe e fosse!”

Prima di continuare con quanto affermato dal Papa ricordiamo in quale contesto arrivano le sue parole: riferisce l’OCHA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari) che tra il 7 ottobre 2023 ed il 12 aprile 2024, secondo il Ministero della Salute di Gaza, almeno 33.634 palestinesi sono stati uccisi e 76.214 sono rimasti feriti. Dall’altro lato invece, oltre 1.200 israeliani e cittadini stranieri, tra cui 33 bambini, sono stati uccisi in Israele, la stragrande maggioranza il 7 ottobre. Al 12 aprile, le Autorità israeliane stimano che 133 israeliani e cittadini stranieri siano rimasti prigionieri a Gaza, comprese le vittime i cui corpi sono stati trattenuti. Save the Children avvisa che circa 26mila bambini palestinesi sono stati ammazzati o feriti, inoltre che circa 30 dei 36 ospedali di Gaza sono stati bombardati e il sistema sanitario è al collasso.

Continua quindi la massima autorità religiosa della Chiesa cattolica: “Ho nella mente le famiglie, i giovani, i lavoratori, gli anziani, i bambini: sono certo che nel loro cuore, nel cuore della gente comune, c’è un grande desiderio di pace. E che, di fronte al dilagare della violenza, mentre le lacrime scendono dagli occhi, una parola esce dalla loro bocca: “basta”. Basta! – ripeto anch’io – a chi ha la grave responsabilità di governare le nazioni: basta, fermatevi! Per favore, fate cessare il rumore delle armi e pensate ai bambini, a tutti i bambini, come ai vostri stessi figli. Guardiamo tutti al futuro con gli occhi dei bambini. Loro non si chiedono chi è il nemico da distruggere, ma chi sono gli amici con cui giocare; loro hanno bisogno di case, parchi e scuole, non di tombe e fosse!“.

 

 

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