Stando a quanto riportato dal quotidiano “Metropolis” nei giorni scorsi, l’Usr (Ufficio scolastico regionale) della Campania ha diffuso dei dati che sono tutt’altro che incoraggianti, poiché il numero di studenti assenteisti sul territorio di Torre Annunziata è ancora troppo elevato.
Torre Annunziata, è allarme assenteismo a scuola
Il report diffuso dall’Usr parla di dati che vanno fino al 31 gennaio 2024; in questo periodo pochi sono i dati incoraggianti, tra i quali spicca quello riguardante gli studenti che, dalla scuola primaria a quella secondaria di secondo grado, non ha mai preso parte alle lezioni: “soltanto” 24, fortunatamente in netta diminuzione rispetto ai 142 del 2023.
Ben altre sensazioni trasmette il report sugli alunni della scuola primaria che hanno registrato un numero di assenze che va dal 25% al 50% del totale di giorni di lezione: ben 204, un dato che allarma perché quadruplicato rispetto all’anno precedente. 32 gli studenti che si sono assentati per più del 50% dei giorni di lezione (anche qui con un, seppur lievissimo, aumento rispetto ai 30 del 2023).
“Numeri che spaventano, che ancora una volta sottolineano quanto ancora c’è da fare”
Sulla vicenda (che per la scuola secondaria, sia di primo che di secondo grado, desta meno preoccupazione) si sono espressi don Antonio Carbone, presidente dell’associazione Piccoli Passi Grandi Sogni e responsabile della comunità oplontina che ospita minori a rischio, e Corrado Cuccurullo, candidato a sindaco del Centrosinistra.
“Sono numeri che spaventano, che ancora una volta sottolineano quanto ancora c’è da fare” dichiara il parroco salesiano che, volgendo l’attenzione all’importante ruolo della famiglia, aggiunge: “purtroppo se dietro non ci sono le famiglie a fare da pilastro, a supportare e continuare il lavoro che facciamo, tutto diventa vano e questo fa male, demoralizza ma non deve farci mollare né indietreggiare, nemmeno di un passo”.
“Possiamo mettere in campo una serie di iniziative adeguate”
“La scuola è l’ambito su cui il Comune o le istituzioni in generale possono lavorare di più e meglio” afferma invece Cuccurullo, che utilizza toni speranzosi parlando dell’importanza del fattore istruzione all’interno del proprio programma elettorale: “Penso che possiamo mettere in campo una serie di iniziative adeguate in termini di valorizzazione della dimensione scuola”.
Si spera che le istituzioni e la comunità tutta possano mettere in atto un’effettiva risoluzione a questo disagio che attanaglia tante famiglie e decisamente troppi minori che, privati della cultura e della libertà che soltanto essa può garantire, corrono il rischio di veder seriamente compromesso il proprio futuro.
Anna Rega