I leoni della Fontana degli Incanti ritrovati nel Maschio Angioino

Sono stati ritrovati nelle antiche segrete del Maschio Angioino (Castel Nuovo) i leoni della Fontana degli Incanti, opera realizzata nel XVI secolo su indicazioni da Pedro Álvarez de Toledo, viceré di Napoli dal 1532 al 1553 per conto di Carlo V d’Asburgo.

Chiamata in passato Fontana della Cöccövàja (cioè Fontana della civetta di porto) grazie all’espressione popolare “Funtana d’a Cuccuvaia ‘e Puorto”, era posizionata dapprima in Piazza di Porto o del Mercato del Porto, poi venne spostata a Posillipo in Piazza Salvatore di Giacomo verso la fine dell’800, dove si trova dislocata tutt’ora. Va ricordato che Piazza di Porto in precedenza era Piazza dell’Olmo, mentre oggi il suo nome è diventato invece Piazza Bovio, acquisito all’inizio del XX secolo. Piazza Bovio viene ancora chiamata dai napoletani Piazza Borsa, proprio dove ha sede il Palazzo della Borsa.

Fa sapere il Comune di Napoli che gli elementi decorativi della Fontana degli Incanti, ritrovati all’interno del Maschio Angioino, verranno presto ricollocati all’interno della Fontana di Piazza Salvatore di Giacomo, dove si stanno portando a termine i lavori per la sistemazione degli impianti. “Le statue sono ora in laboratorio per il completo restauro e la sistemazione nella collocazione originaria”, affermano dal Comune.

I leoni della Fontana degli Incanti ritrovati nel Maschio Angioino: la Fontana della Cöccövàja

Dobbiamo dire però che tra le modalità di comunicazione di oggi – tra gli abitanti che conoscono le forme dialettali più antiche ed originarie – si dice ancora, se si vuole definire una signora, signorina o ragazza come non proprio bella, “A Cuccuvaia ‘e puorto”. All’epoca, attraverso questa espressione, si rapportava la donna con poca grazia allo stemma della Fontana voluta dal viceré di Napoli.

La Fontana degli Incanti ottenne dal popolo l’appellativo della “Cöccövàja” per via delle dello stemma di Pedro Álvarez de Toledo, apposto sulla struttura, che ai cittadini dava l’impressione di assomigliare ad una civetta (deriva dalla parola latina Cocovàja, che sta appunto per civetta).

I leoni della Fontana degli Incanti ritrovati nel Maschio Angioino
I leoni della Fontana degli Incanti ritrovati nel Maschio Angioino

 

 

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