
Un tragico incidente è avvenuto questa mattina nel cantiere della metropolitana di Capodichino a Napoli, dove un operaio ha perso la vita dopo essere stato schiacciato tra due mezzi in movimento. Le cause dell’incidente sono ancora da accertare, ma la dinamica è stata ricostruita grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, delle Volanti dell’Upg della Questura di Napoli e di tre ambulanze del 118.
Un destino triste ed incredibile per Antonio Russo, 63 anni, originario di Giugliano: avrebbe raggiunto l’agognata pensione tra soli quattro mesi. Un’operazione ordinaria, peraltro con una squadra composta da elementi di grande esperienza e specializzazione, con anni e anni di lavoro alle spalle. Nessuna avvisaglia in precedenza.
Intorno alle 14 l’operaio che di lì a pochi minuti avrebbe perso la vita, dal cantiere della Sinergo in viale Fulco Ruffo di Calabria, la strada che conduce all’aeroporto di Capodichino, si cala sottoterra e sale sul locomotore che trasporta un carrello, che dovrà raggiungere la “talpa” che sta scavando il tunnel della metro a Poggioreale.
Ma i freni del trenino non funzionano e il convoglio non arriverà a destinazione: il vagone deraglia e si schianta contro la parete del tunnel prima e poi contro la “talpa”. L’impatto è terribile e ad alta velocità. Russo non riesca la lanciarsi dal trenino e muore dilaniato nell’incidente.
Napoli, tragedia nel cantiere della metropolitana di Capodichino: un morto e due feriti gravi
Oltre alla vittima, altri due operai sono rimasti feriti nell’incidente. Insieme a Russo c’erano i compagni di lavoro Salvatore Agliottone, 59 anni e Michele Pannone, 54 anni. I due riescono a lanciarsi dal vagoncino e a salvarsi, anche se resteranno feriti: uno di loro si trova in gravi condizioni ed è stato ricoverato all’Ospedale del Mare, mentre l’altro è stato trasportato al Cardarelli. I soccorritori hanno dovuto faticare per raggiungere il corpo della vittima a causa dell’alta concentrazione di biossido di carbonio presente nel cantiere.
La tragica notizia ha scosso il mondo del lavoro e acceso le proteste dei sindacati. Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, ha commentato: “Un’escalation interminabile di morte. Un altro operaio ha perso la vita, uno è gravemente ferito e un altro è disperso. Tutto questo deve essere fermato. Chiediamo giustizia e azioni preventive tempestive”.
Sgambati (Uil): “Servono controlli ed ispezioni a tappeto ed una Procura speciale”
Sgambati ha poi aggiunto: “Sono anni che la Uil porta avanti una battaglia contro le morti e gli incidenti sul lavoro. Abbiamo chiesto al governo misure radicali ed efficaci, ma restiamo inascoltati. Servono controlli ed ispezioni a tappeto, una procura speciale come per l’antimafia e l’eliminazione dei subappalti e dei subappaltini. Quante altre morti dobbiamo ancora contare?”.
L’incidente di oggi riapre la questione della sicurezza nei cantieri di lavoro, un tema da sempre molto sentito in Italia, dove il numero di morti e feriti sul lavoro è ancora troppo alto. Le autorità competenti dovranno fare luce sulla dinamica dell’incidente e prendere provvedimenti per evitare che tragedie simili si ripetano in futuro. Oltre alle richieste di giustizia e di misure preventive, Sgambati ha espresso anche il cordoglio della Uil alla famiglia della vittima e ai suoi colleghi.