La provincia di Caserta è stata colpita da una frana devastante a San Felice a Cancello, nella frazione di Talanico.
Ciò ha causato il drammatico smarrimento di due persone, una donna di 74 anni e suo figlio di 42 anni. Le ricerche, condotte incessantemente dai vigili del fuoco e dai carabinieri, sono ancora in corso. Il nubifragio che ha colpito la zona nella serata di ieri ha provocato uno smottamento che ha travolto l’Apecar su cui viaggiavano i due, spingendoli fuori strada e seppellendoli sotto una coltre di fango e detriti.
Il dramma si è consumato in pochi istanti, quando un violento nubifragio ha colpito la regione, scatenando una frana che ha travolto le pendici collinari di Talanico. L’Apecar, il piccolo mezzo a tre ruote su cui viaggiavano madre e figlio, è stato ritrovato in una scarpata, ma dei due passeggeri ancora nessuna traccia. Le autorità ritengono che siano stati sbalzati fuori dall’abitacolo, finendo probabilmente sepolti dal fiume di fango.
Raffaele Guadagnino, figlio e fratello dei dispersi, ha raccontato: “Quando ha iniziato a piovere – ha spiegato – è stato tremendo. Venivano giù enormi chicchi di grandine e tantissima pioggia. Io sono salito sul mio Apecar e sono sceso, ma loro non ce l’hanno fatta. Rischio di restare solo”, ha concluso, ricordando che già anni prima un altro fratello era morto tragicamente in un incidente sul lavoro.
Le operazioni di ricerca sono state attivate immediatamente, coinvolgendo diverse squadre dei vigili del fuoco, supportate da cani molecolari, droni e mezzi specializzati per il movimento terra. Il comandante dei vigili del fuoco di Caserta, Paolo Massimi, ha dichiarato che le operazioni sono rese estremamente difficili dalla devastazione provocata dalla frana. Al lavoro ci sono anche elicotteri che sorvolano la zona per tentare di individuare i dispersi dall’alto.
La situazione sul campo è complicata anche dalle previsioni meteo, che indicano l’arrivo di nuovi temporali. La Croce Rossa Italiana ha mobilitato 13 operatori e due mezzi per supportare la popolazione colpita e collaborare con le squadre di soccorso. Rosario Valastro, presidente della Cri, ha rassicurato la comunità locale, affermando che nessuno sarà lasciato solo in questo momento di emergenza.
La frana ha causato ingenti danni anche alle infrastrutture locali. Diverse abitazioni sono state evacuate a San Felice a Cancello, San Maria Vico e Arienza a causa degli smottamenti. Il sindaco di San Felice a Cancello ha richiesto lo stato di calamità naturale, vista l’impossibilità di fronteggiare la situazione con i mezzi ordinari del comune. L’amministrazione locale, insieme alla Protezione Civile, sta lavorando per mettere in sicurezza le aree a rischio e fornire assistenza agli sfollati.
La gravità della situazione ha portato alla convocazione di una riunione tecnica al Municipio di San Felice a Cancello, dove le autorità stanno valutando le operazioni di emergenza e pianificando interventi per prevenire ulteriori disastri, in previsione di nuove piogge. Escavatori e bobcats sono già all’opera per liberare le strade dai detriti, mentre numerosi cittadini stanno contribuendo volontariamente, armati di scope e pale.
San Felice a Cancello, l’area della frana
Mentre le operazioni di soccorso continuano, il bilancio dei danni e delle vittime resta incerto. La frana ha colpito una zona già segnata da un recente incendio, che potrebbe aver contribuito alla destabilizzazione del terreno. La ricerca di madre e figlio è una corsa contro il tempo, resa ancora più difficile dalla vastità dell’area coinvolta e dalle condizioni del terreno.
Le autorità locali e regionali stanno coordinando gli sforzi per far fronte a questa calamità. La comunità di San Felice a Cancello e delle aree circostanti resta col fiato sospeso, sperando in un miracolo che possa riportare a casa sani e salvi i due dispersi.