Il mondo della scuola italiana si prepara a un nuovo capitolo cruciale con l’imminente pubblicazione del bando per il concorso docenti 2024.
Questo concorso, previsto tra ottobre e novembre, denominato Pnrr 2, rappresenta una nuova opportunità per migliaia di aspiranti insegnanti. Desiderosi di entrare a far parte del corpo docente nelle scuole italiane. L’attesa è alta, soprattutto dopo le esperienze degli anni precedenti che hanno visto tempi serrati e prove impegnative.
Ripercorrendo l’esperienza dello scorso anno, il bando del concorso scuola 2023 è stato pubblicato l’11 dicembre. Con un termine per la presentazione delle domande fissato al 9 gennaio e le prove scritte tenutesi dal 19 febbraio. Questo ha imposto una preparazione rapida e intensa, rendendo necessaria una strategia di studio mirata per chi vuole affrontare con successo le prossime selezioni.
Per quanto riguarda le prove, sia per la scuola primaria sia per la secondaria, il concorso prevede una prova orale finalizzata ad accertare le conoscenze e le competenze dei candidati. Nel dettaglio, la prova orale per la primaria durerà 30 minuti, durante i quali verranno valutate le competenze didattiche e la capacità di progettazione didattica, comprese l’uso delle tecnologie multimediali e la simulazione di una lezione.
Per la secondaria, invece, la prova orale avrà una durata di 45 minuti e includerà, oltre alla verifica delle competenze disciplinari e didattiche, anche una lezione simulata. Per alcune classi di concorso, come A-24, A-25 e B-02, la prova sarà condotta in lingua straniera.
La preparazione per affrontare queste prove è fondamentale. Diversi corsi e webinar sono già disponibili per aiutare i candidati a sviluppare le competenze richieste. Ad esempio, il corso di preparazione “Conoscenze pedagogico-didattiche di base del docente” offre 16 ore di videolezioni mirate per chi partecipa al concorso infanzia e primaria. Per la scuola secondaria, il corso “Guida alla normativa scolastica”, articolato in 10 moduli, approfondisce la parte normativa e pedagogica del programma d’esame.
Concorso per docenti 2024, le incertezze
Parallelamente, non si può ignorare la tensione che si respira tra gli idonei al concorso Pnrr 2023, molti dei quali, nonostante il superamento delle prove, si trovano ancora in una situazione di incertezza lavorativa. Con oltre 12mila firme raccolte in pochi giorni, questi docenti hanno chiesto un intervento urgente per garantire la loro stabilizzazione e valorizzazione. La loro richiesta è chiara: un sistema di graduatorie trasparente e la creazione di percorsi abilitanti più accessibili e di qualità.
In questo contesto, le istituzioni scolastiche e i sindacati dovranno lavorare insieme per trovare soluzioni che non solo garantiscano la qualità dell’insegnamento nelle scuole italiane, ma che riconoscano anche il valore e la dignità professionale di chi, con passione e competenza, si prepara a entrare in questo delicato settore.