Dopo il crollo della Vela Celeste, si prevede lo sgombero delle ultime due Vele di Scampia.
Il futuro delle Vele di Scampia, dal 1970 divenute quattro grandi edifici residenziali, è ormai giunto al capolinea. La situazione attuale delle Vele di Scampia, in particolare la condizione degli abitanti e la sicurezza delle strutture, è stata nuovamente discussa durante il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. L’incontro è avvenuto a poco più di un mese dal crollo della Vela Celeste, che ha causato tre vittime, evidenziando la necessità di un intervento urgente per sgomberare e riqualificare l’area.
Il prefetto ha spiegato che, in collaborazione con il Comune, è stato avviato un progetto per sgomberare anche le altre due Vele ancora abitate. L’obiettivo è garantire ai residenti case più sicure e dignitose. “Il progetto del Comune è in fase finale – ha dichiarato Di Bari – e prevede lo sgombero progressivo, seguendo il modello della Vela Celeste”.
L’esperienza con la Vela Celeste ha dimostrato l’efficacia di un approccio centrato sulle necessità dei residenti, con la maggior parte delle famiglie già ricollocate. Lo stesso metodo sarà utilizzato per le altre due Vele, cercando di ridurre al minimo i problemi legati al trasferimento.
L’obiettivo è procedere rapidamente, ma contemporaneamente cercando di risolvere eventuali ostacoli. Il prefetto ha evidenziato che le forze dell’ordine saranno coinvolte per garantire sicurezza durante le operazioni.
La sorte decisa anche per le 1.000 persone coinvolte
Nei prossimi giorni, si terranno incontri tra Comune, Prefettura e abitanti per discutere le modalità dello sgombero. Il censimento comunale servirà a garantire che le oltre 1.000 persone coinvolte abbiano una nuova sistemazione. Di Bari ha sottolineato l’importanza delle misure di accompagnamento messe in atto dal Comune per evitare che lo sgombero crei nuove difficoltà alle famiglie.
Il futuro delle Vele si orienta dunque verso una soluzione che non si limita alla demolizione, ma mira alla riqualificazione dell’intera area, offrendo agli abitanti nuove opportunità. Di Bari ha ribadito l’importanza di questo intervento per migliorare la qualità della vita nel quartiere e trasformare una zona purtroppo simbolo di degrado in un luogo migliore per chi ci vive.
Francesca Tufano