Pur se da sole 32 edizioni, il “Palio di Somma” si può, senza ombra di smentita, includere nel novero delle feste più tradizionali che contraddistinguono il panorama vesuviano.
Il Palio nasce nel 1991 da un’idea dei giovani di Somma Vesuviana per rinverdire le antiche gesta medievali della città, in particolare della dominazione angioina. Tra gli accadimenti che rievocano tali vicende primeggia la riedizione storica della concessione da parte di Carlo II d’Angiò del 1294 del Magister Nundinarum che, durante la fiera medioevale di Somma, assumeva piena giurisdizione sul territorio per l’intera durata della fiera del Martedì in Albis.
Quest’anno l’edizione ha abbracciato 3 giorni di gare e eventi che hanno coinvolto tutta la comunità tra il 6 e l’8 settembre, sotto la sapiente organizzazione di giovani e non, capitanati dal Presidente del Comitato “Palio”, fondatore del “Centro Vita“, nonché Referente di “Giovani per un Mondo Unito“, il Dott. Giuseppe Auriemma.
Nella prima giornata, venerdì 6, dopo l’apertura della “Piazza dei Ludi” da parte di due giovani locali, il folto pubblico, proveniente da tutta la provincia, ha potuto godere dell’esibizione del maestro Rosario Attanasio, tra i cantori di Sergio Bruni, con un concerto dedicato alla memoria di Francesco D’Agostino, mandonilista e in passato spesso presente al Palio. Il maestro, assieme ai musicisti Adriana Larusso, Mimmo Angrisani, Andrea Carpentieri, Enzo Bartolino e la ballerina Veronica Corrado, ha per l’occasione proposto un concerto di musica classica e popolare ribattezzando il gruppo per il Palio “I Marechiaro Folk”.
Successivamente il futuro si è mescolato al passato con i suoni del dj Angelo Coppola e del vocalist Ivan Cozzolino.
Sabato 7, dopo la riapertura della “Piazza dei Ludi”, ha avuto luogo la rievocazione storica itinerante del Magister Nundinarum e la sua corte con la vestizione, il corteo attraverso via Giudecca, via San Giovanni de Matha, piazza Margherita, piazza Matteotti, giungendo, infine, in Piazza Vittorio Emanuele III, dove ha avuto luogo l’investitura del Magister.
Le musiche e le danze medievali e la presenza delle autorità civili hanno inaugurato l’apertura ufficiale dei giochi. Domenica 8 è infatti stata la giornata pienamente dedicata alle gare.
Le otto squadre, suddivise tra i rioni del comune – Casamale, Margherita, Prigliano, Castello, Santa Maria del Pozzo, Costantinopoli, Starza Mercato e Carmine – si sono contese in modo aspro ma corretto l’ambito trofeo rinverdendo le antiche tradizioni attraverso i 6 giochi medievali della Corsa col sacco, del Curuoglio, della Corsa con il chirchio, della Pignatta, del Tiro alla fune e del Palo di sapone.
Alla fine a dominare su tutte è stata la squadra del Rione Costantinopoli, ma questo poco importa. Il Palio è stata una vittoria di tutta la comunità che ha potuto sentirsi una e unica in un’occasione speciale.
L’ultima serata è stata allietata anche dalla presenza del gruppo storico di Zì Riccardo e le Donne della Tammorra che ha mosso le prime redini negli anni ‘6o e prova a rinverdire, su panorami anche internazionali, le tradizioni della musica popolare sommese. In piazza è stato possibile anche godere dei sapori vesuviani con spazi gastronomici e street food.
Infine, il tema di quest’anno del Palio è stato “Mediterranea, Terra e Mare di Fraternità“, a conferma del fatto che il territorio del Mediterraneo e del Vesuviano si fondono l’uno nell’altro, come terra e mare che si miscelano in un tutt’uno, a simboleggiare la necessità di solidarietà e concordia che oggi sembrano sempre più mancare in un mondo spesso contornato, al contrario, da inimicizie e prevaricazioni.
Giovanni Battista Tessitore