Somma Vesuviana sarà una delle prossime “Città del Vino”

L’Associazione Città del Vino, rete di comuni creata nel 1987, prevede che le città aderenti siano caratterizzate da almeno un vitigno d'eccellenza sul proprio territorio. A Somma Vesuviana la Catalanesca un vitigno presente da oltre 600 anni

In data 6 settembre Somma Vesuviana ha accelerato il processo che la porterà ad aderire a breve all’Associazione Nazionale Città del Vino e che permetterà alla cittadina vesuviana di accedere a pieno diritto tra i comuni italiani maggiormente rilevanti a livello enologico.

L’Associazione Città del Vino, rete di comuni creata nel 1987, prevede che le città aderenti siano caratterizzate da almeno un vitigno d’eccellenza sul proprio territorio. In tal modo la rete fonde paesi che sono contraddistinti da una storia rilevante nella tradizione vinicola, cercando di valorizzare l’enoturismo e la cultura del vino.

introdotta nel 1400 dalla Catalogna, la Catalanesca
Introdotta nel 1400 dalla Catalogna: la Catalanesca

L’uva più tipica della zona di Somma Vesuviana è sicuramente la Catalanesca, impiantata in zona direttamente dalla Catalogna, da Alfonso d’Aragona attorno alla metà del 1400. Terra d’amore di Alfonso d’Aragona e Lucrezia d’Alagno, Somma Vesuviana vede la propria storia segnata anche da quest’uva, cosiddetta tardiva, poiché la vendemmia avviene tra ottobre e novembre. Il grappolo delle sue viti non ha molti acini, anche se essi sono spessi e tondeggianti e forniscono un vino di ottima qualità che solo negli ultimi anni ha ottenuto una piena valorizzazione. Il sapore del vino, dal caratteristico colore giallo paglierino, è fruttato e sapido.

Con il Disciplinare di produzione dei vini ad indicazione geografica tipica “Catalanesca del Monte Somma“, approvato con DM 13.07.2011 e modificato con DM 30.11.2011, si sono fissati i requisiti per l’indicazione geografica tipica della “Catalanesca del Monte Somma”.

Sul territorio, però, si segnala anche la presenza della Falanghina, da cui si ricava un vino dal colore giallo paglierino e dal sapore floreale e fruttato di acacia, albicocca e agrumi, e dell’Aglianico, dal colore rosso rubino con aromi di ribes e ciliegia e sentori di spezie e tabacco.

La cerimonia del 6 settembre ha visto la presenza di Angelo Radica, Presidente Nazionale dell’associazione, del sindaco Salvatore Di Sarno, del rappresentante dell’ufficio Agricoltura della Regione Campana, Fiore Di Palma e di Luigi Jovino, Ambasciatore dell’associazione nazionale città del vino, oltre a diverse Aziende Enologiche del Comune. Ad ottobre gli eventi nel settore continueranno con un gemellaggio con le aziende vinicole dei Colli Albani, che si realizzerà durante l’iniziativa “I Vini dei Vulcani si incontrano“.

L’ARCI di Somma Vesuviana ha contribuito in modo rilevante all’adesione che dovrebbe essere portata a compimento a breve entro le prossime settimane.

Giovanni Battista Tessitore

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