Si riaccende la speranza in quanti non si sono mai arresi all’idea della chiusura della scuola elementare San Giovanni Bosco, situata in via Bracco a Castellammare.
Dalla chiusura alla riapertura, passando per la petizione: le tappe della vicenda
Questa decisione è frutto di una mobilitazione collettiva, promossa anzitutto dalla petizione volta a scongiurare la chiusura della scuola e che in pochi giorni ha raccolto centinaia di firme.
La vicenda ha avuto inizio quando le istituzioni avevano preso la decisione di chiudere temporaneamente il plesso San Giovanni Bosco, lasciando molti studenti e le loro famiglie del quartiere del Cicerone in difficoltà.
Le ragioni dietro questa scelta erano legate a problematiche logistiche e organizzative. La comunità ha subito percepito il rischio che i propri figli, in particolare quelli con bisogni educativi speciali, potessero subire un danno sia a livello educativo che emotivo.
La scuola rappresenta infatti non solo un luogo di apprendimento, ma anche uno spazio di crescita sociale e personale, indispensabile per lo sviluppo dei ragazzi.
Nel testo della petizione, i genitori sottolineavano proprio questo aspetto, esprimendo accesa preoccupazione per l’impatto negativo che la chiusura del plesso avrebbe potuto avere sulla vita quotidiana delle famiglie.
“Il plesso scolastico San Giovanni Bosco è più di una scuola, è una comunità, un punto di riferimento per molti di noi”, si legge nel testo della petizione. “Oltre a fornire un’istruzione di qualità, svolge un ruolo essenziale nel fornire servizi e supporto a quelle famiglie che hanno bambini in situazioni di fragilità”.
La riapertura prevista per il prossimo 23 settembre
Il movimento di protesta ha fortunatamente trovato un valido sostegno nelle istituzioni locali, che si sono dimostrate sensibili alle richieste della comunità. Grazie a questo dialogo, la situazione si è presto risolta, e il plesso San Giovanni Bosco resterà aperto.
Gli studenti inizieranno comunque l’anno scolastico presso un’altra struttura: l’Istituto Comprensivo San Marco Bonito Cosenza (ex 3° Circolo San Marco), con la prospettiva di tornare nella loro scuola entro il 23 settembre.
La riapertura sarà garantita anche dalla disponibilità di due collaboratori scolastici, messi a disposizione dall’ufficio d’ambito territoriale per assicurare la gestione degli spazi in sicurezza. La carenza di personale ATA era stata, infatti, una delle importanti questioni discusse al tavolo tecnico tenutosi lo scorso 9 settembre tra l’Assessore comunale Annalisa Di Nuzzo, la Dirigente scolastica Alessandra Savarese, i rappresentanti dei genitori degli alunni e il Comitato di Quartiere.
Sebbene si debbano ancora attendere i tempi tecnici per il ripristino completo della struttura, l’impegno preso dalle istituzioni lascia sperare che tutto sarà pronto a breve per garantire agli studenti e alle loro famiglie la continuità del servizio educativo.
Questa vicenda rappresenta un esempio di come la collaborazione tra cittadini e istituzioni possa portare alla risoluzione di problemi anche apparentemente insormontabili.
I promotori della petizione (l’associazione Young Space e il Comitato San Marco), insieme agli alunni e alle loro, possono cantare vittoria. “Grazie alla collaborazione delle istituzioni, oggi si è potuto raggiungere questo obiettivo. Il plesso San Giovanni Bosco resta aperto”, hanno dichiarato.
La riapertura del plesso San Giovanni Bosco segna una bella pagina di storia per la comunità locale: simbolo di come, talvolta, l’unione possa davvero fare la forza.
Anna Rega