Promosso dall’Associazione GiovaniTrecase, con il patrocinio del Parco Nazionale del Vesuvio, del Comune di Trecase e della locale Pro Loco, l’evento ha visto la collaborazione di vari enti ed associazioni tra cui Legambiente, Let’s do it! Italy, del ComitatoGenitori IC D’Angiò, Plastic Free, la Proloco di Trecase in sinergia per coinvolgere la comunità nella tutela del proprio patrimonio ambientale. Luogo dell’iniziativa, via Cifelli a Trecase per la raccolta dei rifiuti e sede dei laboratori la “Riserva Alto Tirone”.
“Chi pianta un albero, pianta una vita”, questo lo slogan – pregno di significato – scelto dagli organizzatori: la promozione di azioni di forte impatto civico reca con sé un piccolo esempio formativo ma di grande valore educativo per tutti i partecipanti.
Un contributo attivo alla raccolta della plastica ha visto protagonisti coloro i quali rappresentano il nostro domani, i bambini, che – supportati dagli adulti, hanno avuto la possibilità di partecipare ad attività educative e di sensibilizzazione al rispetto per l’ambiente e alla corretta gestione dei rifiuti.
Diversi momenti hanno scandito la giornata: un primo più teorico e di brainstorming con il gruppo docenti sui temi dell’inquinamento, della sostenibilità e dello smaltimento dei rifiuti, a cui sono succeduti altri di natura propriamente pratica, ludica e laboratoriale.
Fondamentale è nei bambini lo sviluppo della creatività e, sotto la guida dell’estro artistico del “riciclatore d’arte” Giancarlo Minniti, i piccoli astanti hanno potuto dare libero sfogo alla fantasia, mettere in pratica le cosiddette “tre erre” (ridurre, riusare e riciclare) dell’Agenda 2030 e realizzare con lui una scultura di plastica riciclata, donata poi al Museo del Parco.
“Hinc et nunc”, qui ed ora: iniziare oggi per un cambiamento radicale e duraturo, premessa per un futuro migliore e sostenibile. Ciascuno, infatti, può promuovere nel suo piccolo, gesti concreti e simbolici, essere comunità educante alla legalità e a valori positivi, inclusivi e di cittadinanza attiva, al fine di creare un ambiente sano e un pianeta vitale, ove tutte le sue componenti siano in armonia tra loro grazie alla cura e al rispetto.
Amare la natura, l’ambiente, la Terra; preservare la biodiversità e lottare contro la povertà, le disuguaglianze, il cambiamento climatico; favorire il benessere e la prosperità. Sono solo alcuni degli imperativi da attuare, tramandare e perpetuare con azioni quotidiane e sane, sulla scia dei diciassette goal dell’Agenda 2030 stabilita dall’Onu, perché uniti si può e soprattutto, come assertiva il celeberrimo Andy Warhol: “Avere la Terra e non rovinarla è la più bella forma d’arte che si possa desiderare”.
Fiorina Izzo