Savoia 1908 ed Ilvamaddalena si affrontano al “Vittorio Papa” di Cardito per la 3° giornata del campionato nazionale di serie D girone G. Gara anticipata alle 14,30, per esigenze legate al rientro in Sardegna della squadra ospite. Il cielo è coperto e spira una leggera brezza di austro a rinfrescare atleti e spettatori, questi ultimi esclusivamente di fede biancoscudata, date le distanze geografiche che scoraggiano le trasferte.
Mister Campilongo, deve ancora rinunciare all’oggetto misterioso Mengoli e propone il solito 4-3-3 con al centro della difesa Orta e Bogne, Bezzon centromediano, interni Sellaf e Russo. Nel tridente di attacco confermati Musella, Cavallo e Maniero.
Sull’altro fronte mister Cotroneo opta per il 3-4-2-1. In dfesa lo statuario Kiwobo braccetto di destra, con Bonu centrale e Di pietro a sinistra. In mezzo al campo Dessena e Furjan a fare legna, tra le linee Francia e Lobrano, in marcatura a uomo su Bezzon. In avanti il pennellone Blazevic a rosicchiare palloni.
Primo tempo: il Savoia avanti, ma poi si perde e il tempo si chiude 1-1
La scelta iniziale non si rivela granchè azzeccata perchè Joel Kiwobo è statuario nel vero senso della parola, ovvero del manufatto possiede anche la mobilità, e lascia un pallone sanguinoso a Sellaf che lo recupera sulla trequarti avanza spedito in transizione e, giunto ai 18 metri, lascia partire un bolide basso alla destra di Cappa, bucando l’estremo sardo. Corre il minuto 14, uno a zero e gara in discesa per gli oplontini.
Cotroneo corre a i ripari e corregge l’assetto tattico, fuori Kiwobo dentro Blas Tapparello. Si passa alla difesa a quattro con palle lunghe a cercare la spizzata e la seconda palla.
Il Savoia si culla sul vantaggio e piano piano esce dalla partita evidenziando i soliti difetti di fabbrica con gli esterni che non superano l’uomo e la punta centrale che non trattiene palloni per far salire la squadra. I sardi non fanno nulla di trascendentale ma nell’aria si “usma” la sensazione che il mode sia cambiato ed il pareggio aleggia sul Papa, insalutato ospite.
Puntuale la sensazione si materializza al 42’ con Blazevic che lavora alla grande un pallone riveniente da batti e ribatti a centrocampo e lo allarga intelligentemente sulla sinistra, facendosi trovare pronto al tap in vincente sulla chiusura del triangolo lungo. Nella occasione la difesa dei bianchi si fa cogliere fuori posizione con Schiavi che si era accentrato per fare densità lasciando un buco alle sue spalle.
Si chiude sull 1-1 con entrambe le squadre che hanno capitalizzato l’unica occasione per fare male all’avversario.
Secondo tempo e il Savoia beffardo passa all’ultimo secondo
Ripresa più intensa, se non per la qualità delle giocate, sicuramente per l’impegno che entrambe le compagini riversano nella contesa.
I maddalenini partono forte e potrebbero mettere la testa avanti in tre occasioni, tutte nate da ripartenza, ma Tapparello due volte e Lobrano una non mostrano il necessario cinismo per andare in gol. In particolare il 7 dell’Ilva supera anche il portiere D’Agostino, uscito alla disperata, ma preferisce metterla al centro anzichè tirare in porta.
Il valore aggiunto del Savoia, in questo momento si chiama Sasà Campilongo e di mestiere fa l’allenatore. Lo fa anche molto bene perchè al minuto 56 inserisce Fiasco e Negro per Musella e Russo, peraltro ammonito; saranno le scelte che decideranno il match perchè Maniero si giova della punta “pesante” e il Savoia gioca una mezz’ora alla garibaldina.
Bandita la costruzione dal basso, anche sulla sponda biancoscudata si predilige la palla lunga e le occasioni, sebbene non limpidissime, arrivano con Cavallo che ben tre volte si libera per il tiro ma non inquadra lo specchio. All’esterno manca il necessario altruismo e la visione periferica per mandare in rete compagni meglio piazzati.
I sardi guardano più al cronometro che al gioco, sembrano soddisfatti del pari e non salgono più. Questo sarà il peccato mortale perchè con una maggiore dose di coraggio, o forse di benzina nelle gambe, avrebbero potuto fare bottino pieno.
Il Savoia invece ci prova a testa bassa anche se le speranze sembrano finire quando Fiasco, ben servito da Maniero ben entro l’area settore di sinistra, libera il destro a giro ma la palla beffarda fa la barba al palo lungo, corre il minuto 90.
Al 96’ il patatrac per i sardi. Rimessona lunga del portiere D’Agostino in piena area, sponda aerea di Guifo Bogne, che il mister aveva trasformato da qualche minuto in terzo ariete, sul secondo palo spunta come un furetto il classe 2005 Fiasco che si coordina per una elegante volée di piatto destro che trafigge Mario Cappa.
Tripudio generale in casa savoiarda mentre sull’altra sponda si mastica amarissimo per un punto che sembrava già in saccoccia ed è volato via all’ultimo secondo, ma la squadra sarda è comunque una bella realtà del campionato, gioca un calcio non spettacolare ma ben equilibrato e disputerà sicuramente un torneo a buoni livelli. Per il futuro qualche manfrina e qualche giochetto in meno con il cronometro creeranno Karma positivo utile nei minuti di recupero ad evitare beffe come quella odierna.
Tutti da applausi i Bianchi. Ora non guasterebbe qualche rinforzo
Il Savoia ha gettato il cuore oltre l’ostacolo con una prestazione davvero commovente per intensità. Calciatori e componente tecnica oggi hanno dato il massimo e la vittoria è il giusto premio che consente di creare entusiamso e fiducia nelle propri possibilità.
Ora è giusto festeggiare ma, se la società intende puntare ad obiettivi più ambiziosi, è questo il momento di intervenire per mettere a disposizione del mister tre elementi che aumentino il tasso qualitativo, fisico e di esperienza della rosa. Con questi innesti la vittoria del torneo non sarà una chimera.
I numeri della partita: il Tabellino
SAVOIA (4-3-3): D’Agostino – Schiavi, Orta, Guifo Bogne, Onda 06′ (83′ Bitonto 06’) – Russo (55′ Negro), Bezzon (83′ Passaro), Sellaf 05′ (87′ Deĺla Vecchia 06’) – Cavallo, Maniero, Musella 06′ (55′ Fiasco ‘05). A disposizione: Santino, Iadelisi, Celli, Di Guida.
Allenatore Campilongo.
ILVAMADDALENA (3-4-2-1): Cappa – Bonu, Di Pietro, Kiwobo (16′ Tapparello – 80′ Touray) – Ferrara 05′ (80′ De Faria ‘04), Lobrano, Furijan, Nana 05′ – Blazevic (75′ Maitini), Dessena 06′ – Francia (87′ Glino ‘05). A disposizione: Lattisi, Tamponi, Oriano, Agostini.
Allenatore: Cotroneo.
Arbitro: Prencipe di Tivoli
Assistenti: Chiarillo di Moliterno e Sorgente di Taranto.
Marcatori: 14′ Sellaf, 42′ Blazevic, 96′ Fiasco.
Ammoniti: 33′ Russo, 41′ Schiavi, 64′ Sellaf.
Recupero: 1′ pt, 5′ st.
Note. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Totò Schillaci.
Salvatore Curcio