La tragedia avvenuta a Saviano, con il crollo di una palazzina in via Tappia 5, ha scosso profondamente l’intero Paese.
L’esplosione, causata dalla fuoriuscita di metano, ha provocato la morte di una madre e dei suoi due bambini, lasciando aperti molti interrogativi sulle cause precise dell’incidente. Gli inquirenti, con il supporto dei Vigili del Fuoco, stanno indagando per ricostruire esattamente quanto accaduto, ma alcuni dettagli chiave stanno già emergendo.
L’ipotesi principale è che la dispersione di gas sia avvenuta all’interno della palazzina, saturando l’ambiente fino a provocare una devastante esplosione. La deflagrazione potrebbe essere stata innescata dall’accensione di una lampadina o di un fornello, in un ambiente già pericolosamente saturo di metano.
Il gas proveniva da un impianto domestico alimentato non dalla rete pubblica, ma da un bombolone di raccolta del metano situato all’esterno dell’edificio. Sorprendentemente, il serbatoio di gas è stato trovato intatto dopo l’esplosione, segno che la perdita si è verificata esclusivamente all’interno della casa.
La palazzina era abitata da Antonio Zotto, sua moglie Vincenza Spadafora, i loro tre figli e la madre di lei, Autilia, di 80 anni. L’abitazione era dotata di due cucine, una al piano terra dove viveva la famiglia Zotto e l’altra al piano superiore, occupato dall’anziana. Gli investigatori sospettano che la perdita di gas sia partita proprio da uno di questi due ambienti, ma ancora non è chiaro quale dei due. L’appartamento dell’anziana potrebbe essere stato il luogo dove è iniziata la fuga di gas, ma solo ulteriori indagini approfondite potranno confermare questa teoria.
Saviano, crollo della palazzina: la perdita di gas
Il prefetto Michele di Bari, presente sul luogo durante i soccorsi, ha sottolineato che il tempo per appurare le responsabilità e i dettagli tecnici arriverà solo dopo aver completato il doloroso compito di recuperare le vittime. Al momento, rimane infatti ancora dispersa l’anziana donna, il cui corpo non è stato ritrovato sotto le macerie.
Gli specialisti dei Vigili del Fuoco stanno continuando il loro lavoro per stabilire con esattezza dove e come si sia verificata la perdita di gas. Solo quando le macerie saranno completamente rimosse sarà possibile eseguire un’analisi più approfondita per risolvere l’enigma di questo tragico incidente.