Il 5 x 1000 è una forma di sostegno economico destinata a enti benefici, associazioni no-profit ed organizzazioni di volontariato situate in Italia. Con questa misura, i contribuenti possono destinare una piccola parte delle loro imposte sul reddito, pari al 5×1000, a una specifica organizzazione senza costi aggiuntivi.
Il 5 x 1000 non sostituisce altre forme di donazione o finanziamento, ma rappresenta un’importante fonte di risorse per le organizzazioni che operano nel settore sociale, culturale, scientifico e ambientale.
Per trovare informazioni sul 5×1000 è possibile visitare direttamente le pagine web di enti che vengono finanziati dai consumatori attraverso questa particolare misura fiscale, ma nel frattempo, cerchiamo di comprendere meglio di cosa si tratta nel specifico.
Cos’è il 5 x 1000?
Spesso si sente parlare di “donare” il 5 x 1000, sia sui giornali, online o in televisione. Tuttavia, questa espressione non è corretta.
Il 5 x 1000, infatti, non è una donazione, ma una quota dell’IRPEF, l’imposta sul reddito, che ogni cittadino deve comunque versare allo Stato italiano. Pertanto, definire il 5×1000 una “donazione” può risultare fuorviante, poiché non richiede al contribuente di sborsare denaro aggiuntivo.
In realtà, il 5 x 1000 rappresenta una semplice scelta di “destinazione” o “devoluzione” di una parte delle proprie imposte. Ogni contribuente ha la possibilità di decidere a quale ente, associazione o organizzazione no-profit destinare questa quota delle proprie tasse, senza alcun costo. Altrimenti, la somma rimane nelle casse dello Stato.
A chi donare il 5 x 1000?
Per quanto riguarda l’ente a cui devolvere il 5 x 1000, è importante fare una scelta consapevole. Prima di tutto, è utile informarsi sulla storia dell’ente, valutando la sua missione, gli obiettivi e le attività svolte nel tempo. Conoscere il percorso di un’associazione permette di capire se i suoi valori e le sue iniziative sono in linea con le proprie priorità.
Un altro aspetto cruciale è l’affidabilità dell’ente. Verificare che l’organizzazione sia regolarmente iscritta negli appositi registri e che abbia una reputazione solida può garantire che i fondi vengano utilizzati in modo efficace e trasparente. Gli enti benefici, infatti, sono soggetti a obblighi di trasparenza: devono cioè pubblicare resoconti periodici, che mostrano come sono stati impiegati i fondi raccolti, compreso il 5 x1000.
Esaminare questi documenti permette di valutare l’impatto concreto delle donazioni, verificando se i progetti sono stati realizzati e se gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti.
Come si calcola il 5 x 1000?
Dopo aver visto brevemente cos’è il 5 x 1000 e a chi è possibile devolverlo, è bene capire anche come calcolarlo. Come suggerisce il nome stesso, il 5 x 1000 rappresenta una quota pari allo 0.5% del proprio IRPEF. Pertanto, partendo dal valore della propria imposta netta basterà moltiplicare la suddetta per 5 e poi dividere per 1000 e il gioco è fatto.
Per poter semplificare l’operazione è possibile anche moltiplicare direttamente il tutto per 0.005. Un esempio potrebbe rendere più semplice la comprensione del calcolo. Con un’imposta pari a euro 4 mila il proprio 5 x 1000 è pari a 20 euro.
Come funziona la destinazione del 5 x 1000?
Essenzialmente esistono ben tre modalità in virtù delle quali è possibile devolvere il 5 x 1000 e variano in base alla posizione lavorativa del contribuente.
In sintesi, il lavoratore dipendente oppure i pensionati possono sostenere gli enti compilando l’apposita scheda presente sul modello 730.
I titolari di partita IVA, invece, possono devolvere il 5 x 1000 compilando il Modello Redditi (ovvero l’ex modello unico).
Infine, chi non è tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi, ha la possibilità di destinare il proprio 5 x1000 mediante la scheda allegata alla Certificazione Unica (ex CUD). In tutti e tre i casi sopra elencati, per poter dare il proprio contributo è necessario inserire la propria firma e se si vuole il Codice Fiscale dell’ente che si vuol beneficiare nel riquadro apposito.