Ancora una folle seduta del Consiglio Comunale a Pomigliano: incredibile bagarre

Di chi la colpa? Probabilmente della deriva dell'educazione e del rispetto delle regole, del luogo in cui si ci trova e delle istituzioni

Se questa è la politica, se questo è rappresentare i cittadini, ebbene, se questo è amministrare una città, allora a Pomigliano d’Arco si è giunti veramente alla frutta.

Ancora un teatrino indecoroso nell’aula del civico consesso pomiglianese dove tra provocazioni, urla, offese, consiglieri espulsi e l’arrivo dei Carabinieri è andato in scena una “specie” di Consiglio comunale.

Di chi la colpa? Probabilmente della deriva dell’educazione e del rispetto delle regole, del luogo in cui si ci trova e delle istituzioni.

Un botta e risposta tramite comunicati stampa e post social ha visto sia la maggioranza che la minoranza a sentirsi dalla parte della ragione.

Una seduta del Consiglio Comunale, si è improvvisamente trasformata in una bagarre

Da una parte l’amministrazione nel cui comunicato si legge: “Una seduta del Consiglio Comunale cruciale per approvare la convenzione che consente alla partecipata Enam di continuare a gestire in house il servizio di raccolta rifiuti a Pomigliano d’Arco e per presentare lo stato di attuazione delle linee di mandato dell’amministrazione guidata da Raffaele Russo, si è improvvisamente trasformata in una bagarre.

Il motivo? Il comportamento scomposto dei consiglieri comunali dell’opposizione, che hanno inveito contro il presidente del Consiglio Comunale e interrotto prima l’intervento del consigliere Giuseppe Capone e poi del sindaco Raffaele Russo, alzando notevolmente i toni.

“L’opposizione inscena una nuova bagarre e abbandona nuovamente l’aula: maggioranza prosegue nel confronto nonostante le provocazioni”

In particolare, il consigliere Vito Fiacco ha dato in escandescenze, tanto che è stato richiamato due volte dal presidente Maurizio Caiazzo e successivamente espulso dall’aula, espulso dall’aula come prevede il regolamento e poi accompagnato all’esterno dalla polizia locale. come previsto dal regolamento. A quel punto, la consigliera di Rinascita ha deciso di seguire Fiacco fuori dall’aula, insieme al consigliere di opposizione di PER, Marco Iasevoli, che ha reagito all’espulsione di Fiacco chiamando i carabinieri, che non sono intervenuti in aula.

I tre consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula, rinunciando così a discutere le due mozioni a loro firma che erano all’ordine del giorno. Questo gesto ha suscitato l’indignazione dei consiglieri di maggioranza presenti, che hanno definito l’accaduto come una “sceneggiata”.

«I consiglieri di opposizione – commenta l’Amministrazione Comunale – incapaci di reggere un leale confronto sugli interventi portati avanti dall’Amministrazione Comunale nel primo anno di mandato, dopo aver avvelenato il sereno clima in cui si stava svolgendo la seduta, sono scappati dall’aula consiliare, impedendo a quella parte dei cittadini che li hanno votati di essere rappresentati».

Di nuovo espulsi i consiglieri di opposizione, arrivano i Carabinieri

A rispondere, sempre via comunicato stampa, i consiglieri comunali di Rinascita e Per: “Per la seconda volta in pochi mesi, i consiglieri di opposizione di Pomigliano d’Arco Vito Fiacco, Carla Mercogliano e Marco Iasevoli sono stati prima offesi e poi espulsi dal Presidente del Consiglio, Maurizio Caiazzo.

A essere offeso è stato in particolare il consigliere comunale di Rinascita Vito Fiacco. A fronte della richiesta di spiegazioni di Fiacco per l’offesa gratuita ricevuta, il presidente Caiazzo ha espulso il consigliere comunale.

Il consigliere è stato poi spintonato all’esterno dal comandante della Polizia municipale Emiliano Nacar. Gli altri consiglieri di opposizione hanno lasciato l’aula dopo che il presidente Caiazzo si è rifiutato di scusarsi con Fiacco. Il clima agitato ha portato all’intervento dei Carabinieri di Castello di Cisterna”.

La versione delle opposizioni sui social

Ancora una volta, il Presidente del Consiglio Comunale e tutta la maggioranza continuano a pensare, forti dei loro numeri, di poter dire e fare ciò che vogliono, anche offendere pesantemente i consiglieri di opposizione.

Non è questa l’idea che abbiamo della politica e non è ammissibile che, per tutelare la nostra sicurezza personale, siamo costretti a chiamare i Carabinieri all’interno dell’Aula Consiliare. Lo chiediamo a voi cittadini: è questo che volete dai vostri rappresentanti? Le offese, le minacce e le “mani addosso”?

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