Sebastiano e Salvatore Esposito, insieme al padre Agostino, hanno avviato a Castellammare un progetto di recupero.
A Castellammare di Stabia, in un gesto di amore verso la propria città natale, i fratelli Salvatore e Sebastiano Esposito hanno avviato un progetto di recupero del campetto del rione Cicerone. Dai campi della Serie A e Serie B, dove giocano rispettivamente per lo Spezia e l’Empoli, i due calciatori si sono dedicati a una missione ben diversa: ripristinare uno spazio sportivo usurato dal tempo, simbolo di aggregazione e crescita per i giovani del quartiere.
L’iniziativa è partita proprio durante la sosta dei campionati, un momento di pausa ideale per Sebastiano e Salvatore, che hanno deciso di investire il loro tempo libero nel miglioramento della struttura. Insieme al padre Agostino, i due fratelli hanno trascorso la giornata di ieri a rimuovere l’erba sintetica ormai logora, primo passo di un progetto più ampio volto a ridare nuova vita al campetto.
Sebastiano Esposito, attaccante dell’Empoli, reduce dal gol contro la Lazio nell’ultimo turno di campionato, ha voluto fortemente partecipare a questa iniziativa, dimostrando non solo il suo talento in campo, ma anche l’attaccamento alle sue radici. Anche il fratello maggiore Salvatore, centrocampista dello Spezia, ha preso parte attivamente ai lavori, dando un contributo concreto insieme agli altri membri della famiglia. L’obiettivo è riportare il campetto al suo antico splendore, creando uno spazio sicuro e accogliente per i giovani del quartiere, come lo era per loro quando erano bambini.
Francesco Pio Esposito, attaccante dello Spezia e fratello minore di Salvatore e Sebastiano, non ha potuto unirsi ai lavori a causa dei suoi impegni con la Nazionale, ma è coinvolto nel progetto e contribuirà al recupero del campetto nei prossimi giorni.
A Castellammare un luogo simbolico per i fratelli Esposito
Il campetto del rione Cicerone rappresenta per i fratelli Esposito un luogo simbolico, dove sono cresciuti e dove hanno coltivato la passione per il calcio. Questo gesto non è solo un atto di generosità, ma un modo per restituire alla comunità ciò che hanno ricevuto in termini di opportunità e sostegno.
Il progetto di recupero del campetto di Castellammare non riguarda solo il miglioramento della struttura fisica, ma anche la volontà di creare un ambiente dove i giovani possano sviluppare il loro talento, seguendo l’esempio di chi, come i fratelli Esposito, ha saputo trasformare il sogno di giocare a calcio in una realtà.