Il weekend che si concluderà il 27 ottobre proporrà a Somma Vesuviana una serie di eventi che troveranno concretizzazione nel ritorno della cosiddetta “Festa del Baccalà“. Di questo però abbiamo già dato ampia trattazione.
Ci interessa qui, invece, porre l’accento su un altro accadimento che si concentrerà nella Chiesa di Santa Maria del Pozzo, le cui vicende celano una vera commistione tra storia e leggenda.
L’edificio sacro fu voluto all’inizio del 1500 dalla Regina Giovanna III d’Aragona e “nasconde” al visitatore una Chiesa dalla storia ancora più affascinante e avvolta nel mistero, ossia la cosiddetta Chiesa Inferiore.
Ristrutturata, secondo la tradizione, nel 1333 da Roberto d’Angiò, re di Napoli, fu fondata su di una Chiesa ben più antica risalente almeno al IX secolo e fu voluta dal re per il matrimonio della nipote Giovanna col cugino Andrea d’Ungheria. La costruzione originaria, pare, fosse stata, altresì, impiantata (ma qui siamo nella leggenda) sui resti di un tempio pagano dedicato a Giove.
Alla Chiesa è collegata anche la mitica leggenda della “Carrozza d’oro della Regina Giovanna” di cui daremo disquisizione successivamente.
Il 27 ottobre verrà simulato l’incendio del Campanile della Chiesa dedicata alla “Madonna dello puzzo” (per un pozzo presente nei pressi della struttura, collegato all’acquedotto augusteo del Serino).
Il Campanile della Chiesa, dopo i numerosi rifacimenti subiti, è pressoché privo di decorazioni se si eccettuano l’orologio, la cuspide, una cella campanaria a pianta ottagonale e le monofore. E’ tra l’altro separato dal corpo della Chiesa, anche se collegato da un corridoio che li congiunge, e presenta un fusto a base quadrata.
La combustione non sarà, ovviamente, reale ma realizzata con spettacoli di luce e pirotecnici che, assieme alla musica, contorneranno uno dei luoghi di cultura più significativi dell’area vesuviana.
Giovanni Battista Tessitore