Relativamente alla crisi di maggioranza annunciata la scorsa settimana con un comunicato stampa, Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati ha annunciato di aver rassegnato le dimissioni da primo cittadino. Con lui hanno rassegnato le dimissioni tutti componenti della sua Giunta comunale.
A scatenare la crisi nella maggioranza, una conferenza stampa tenuta nei giorni scorsi da 5 consiglieri comunali di maggioranza. Le critiche e le accuse mosse al primo cittadino, anche se seguite da una dichiarazione di permanenza in maggioranza dei 5 dissidenti, avevano aperto di fatto la crisi a Palazzo Mayer a 17 mesi dalle elezioni Amministrative che avevano (ri)assegnato la fascia tricolore ad Aliberti.
Le dimissioni arrivano a poche settimane di distanza dall’assoluzione con formula piena ottenuta proprio da Aliberti, accusato di scambio elettorale politico-mafioso.
La dichiarazione di Pasquale Aliberti dopo le dimissioni
“Alla luce della crisi che si è aperta all’interno della mia maggioranza, dell’assenza di una prospettiva comune e di condivisione di intenti, ho rassegnato le mie dimissioni da Sindaco di questa Città. Con me anche tutti gli assessori che compongono la Giunta.
Allo stato attuale non ci sono più le condizioni per un percorso sereno e i presupposti per governare Scafati. Sono stati diciassette mesi di lavoro intenso per me, per la mia Giunta e per quella parte di Maggioranza che fin dall’inizio ha condiviso il mio progetto di rilancio di un territorio reduce da anni difficili, credendo di poter dare concretezza agli impegni assunti in campagna elettorale.
Sono stati, però, anche diciassette mesi in cui sono piano piano emerse divergenze e criticità con alcuni Consiglieri comunali che, ad un certo punto del percorso intrapreso insieme, hanno iniziato a manifestare atteggiamenti di dissenso nei confronti del Sindaco e della Giunta, sottraendosi a quella condivisione di intenti che era stata alla base della campagna elettorale.
Il tentativo di dialogo che, come un buon padre di famiglia, ho provato più volte ad instaurare, a garanzia della tenuta dell’intera squadra di Governo, non ha sortito purtroppo gli esiti sperati, compromettendo progressivamente quel clima di serenità e di entusiasmo con il quale ci eravamo insediati dopo la vittoria delle elezioni e che risulta necessario per
governare una città complessa come Scafati e dare concretezza al progetto di rilancio del territorio.
Sento il dovere di fare un passo indietro per verificare se ci sono margini per un dialogo con tutte le forze civiche che hanno a cuore il futuro di questa comunità
Oggi, alla vigilia dell’ennesimo Consiglio comunale, chiamato a deliberare su argomenti importanti per la collettività, sento il dovere di fare un passo indietro e rassegnare le mie dimissioni da Sindaco per verificare se ci sono ancora margini per instaurare un rapporto di dialogo istituzionale all’interno dell’Assise cittadina, con tutte le forze civiche che, al di là delle appartenenze partitiche e ideologiche, hanno a cuore il futuro di questa comunità.
Ringraziando tutti coloro che hanno lavorato al mio fianco in questi diciassette mesi, a partire dalla mia Giunta, mi appello al senso di responsabilità e alla maturità di questo Consiglio comunale con la speranza che vi siano ancora presupposti per continuare ad amministrare questa città, nell’interesse esclusivo dei cittadini“.
Ora restano 20 giorni per ricompattare una maggioranza ed evitare il commissariamento
Secondo la normativa vigente, le dimissioni di un sindaco non diventano immediatamente definitive. Aliberti avrà un periodo di 20 giorni, definito “vacanza politica”, in cui verificare se ci siano margini per ricucire le fratture politiche o ottenere nuovi equilibri in Consiglio comunale. Potrà quindi ritirare le proprie dimissioni e proseguire con il mandato conquistato nelle urne.
Se, al termine dei 20 giorni, il Sindaco non dovesse ritirare le dimissioni, il Comune sarà commissariato, come previsto dalla legge. A Palazzo Mayer arriverà un commissario prefettizio incaricato di gestire l’amministrazione fino alle prossime elezioni che si dovrebbero tenere in concomitanza con la prima finestra elettorale.
Scafati, Aliberti pronto alle dimissioni: “Prendo atto di non avere più una maggioranza”