Bambino di 10 anni muore a Nola investito da un’auto che provava ad anticipare la chiusura delle sbarre

Il bambino, di origini polacche, era in Campania con la famiglia per le festività. L'auto, guidata da una donna, dopo l'accelerazione non ha potuto evitare l'impatto con il piccolo

Tragedia di Santo Stefano, ieri a Nola, all’altezza del passaggio a livello della Circumvesuviana di via Roma: un bambino di 10 anni è morto investito da un’auto.

A darne notizia, attraverso i suoi canali social, è stato in serata Umberto De Gregorio, amministratore delegato di Eav (Ente autonomo Volturno).

Secondo le prime ricostruzioni, nel pomeriggio di ieri, intorno alle 14.00, nel momento in cui le barriere si stavano abbassando per l’imminente arrivo del treno, una donna alla guida di una Renault ha accelerato per attraversare i binari prima che le fosse impedito il passaggio. Dal lato opposto, in direzione piazza d’Armi, stava passeggiando la famiglia con i due ragazzini, diretti verso il centro città: il più piccolo si sarebbe messo a correre ma il papà, accortosi del sopraggiungere dell’auto, gli avrebbe lanciato un allarme, un richiamo a fare attenzione, a ritrarsi.

Alla vista dell’auto il piccolo si sarebbe spaventato, avrebbe accelerato la sua andatura scivolando e cadendo proprio mentre la macchina sopraggiungeva di corsa. Impatto inevitabile e tremendo, il bambino colpito alla testa ch’è rimasta schiacciata. La donna alla guida della vettura, una istruttrice di scuola guida di Nola, si sarebbe immediatamente fermata per prestare soccorso ed ha caricato il bambino sulla propria auto accompagnando il piccolo all’ospedale di Nola nel tentativo disperato di salvarlo, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. L’automobile gli ha fracassato il cranio passandogli sopra con le ruote.

Sul posto sono giunti per primi gli agenti della Polizia Locale di Nola diretta dal comandante Claudio Russo che ha denunciato l’automobilista per omicidio stradale. Al Santa Maria della Pietà sono giunti poi gli uomini del Commissariato nolano della Polizia di Stato, coordinati dal primo dirigente Giovanna Salerno, che indagano su quanto accaduto. Sul caso è stata aperta un’inchiesta, sul corpo del piccolo è stata disposta l’autopsia. La zona è coperta da telecamere, che potrebbero rivelarsi uno strumento decisivo a ricostruire l’esatta dinamica di questa vicenda.

Stravolti i genitori e la sorellina di 13 anni: origini polacche ma residenti in Islanda erano a Nola per trascorrere le vacanze insieme a dei familiari. Tutti insieme stavano attraversando il fascio di binari già con segnalatore luminoso acceso e il suono della campanella. La donna alla guida abita a pochi metri dal luogo dell’incidente.

“Una tragedia, non ci sono parole – ha scritto De Gregorio – sono tantissimi in Italia gli incidenti mortali sui passaggi a livello. Rfi punta all’eliminazione totale dei passaggi a livello sulla propria rete. Anche EAV nel suo piccolo li eliminerà tutti appena possibile. Non è una scelta, ma un obbligo per le norme sulla sicurezza ferroviaria”.

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