“Uno di noi è il Monaciello”, titolavamo il 28 ottobre 1996. O comunque lo avremmo fatto, per celebrare le gesta di un supereroe atipico, certamente particolare. Perché il Monaciello è l’eroe che Napoli merita, ma non quello di cui ha bisogno adesso. Permetteteci la citazione del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, è l’emozione che ci guida.
Un breve preambolo per dire che sì, il giornale che tiene tra le mani uno dei Uonderbois è proprio il nostro. Ci siamo ritrovati catapultati in una puntata della nuova serie-evento uscita pochi giorni fa su Disney+. Prodotta dalla Lotus Production, Uonderbois – Il tesoro segreto di Napoli, racconta la storia di cinque amici inseparabili.
Amici che dovrebbero dirsi addio perché La Vecchia, il perfetto villain di turno, proprietaria dei vasci in cui vivono, sta per vendere le loro case in cambio di una statuetta di Maradona. Quando la statuetta viene rubata dal loro idolo, Tonino Uonderboi, il nuovo Munaciello di Napoli, inizia la loro avventura nei sotterranei della città, alla ricerca di un misterioso tesoro.
Poco più di due anni fa, nel settembre 2022, la produzione ha contattato il nostro direttore, Gennaro Cirillo, per chiedere di citare il Gazzettino vesuviano in una scena di Uonderbois. Si trattava proprio della scena che ora tutti potete guardare nella serie. I Uonderbois trovano il covo dei leggendari Monacielli. Lì è raccolta una rassegna stampa riguardante le imprese dell’ultimo di essi. Imprese raccontate dall’edizione cartacea di iGv nel ’96.
Ci sarebbe piaciuto raccontarle davvero le avventure di un eroe che magari avrebbe lottato anche contro l’inquinamento, la corruzione e la camorra. Ovvero le questioni tuttora aperte che non ci siamo mai stancati di denunciare sulle nostre pagine, oggi trasformatesi in fogli digitali. “Siamo sicuramente disponibili a collaborare in questo progetto che certamente darà ulteriore visibilità, raccontandone le storie e la storia, al nostro territorio napoletano, vesuviano”, rispondeva il direttore con lungimiranza alla produzione.
La stessa lungimiranza del nostro direttore “mega” Pasquale Cirillo, che questo giornale lo ha fondato nel lontano 1971. E che da allora ha provato a valorizzare il territorio, le tradizioni e la gens di questa terra ricca di storia. E da allora, come detto, non ci siamo mai fermati. Come i supereroi che in Uonderbois si sono succeduti in difesa del capoluogo partenopeo, i nostri direttori si sono passati il testimone alla guida di un pezzo di storia del territorio.
Grazie perciò a loro, grazie a Uonderbois, a Lotus e a Disney+. Grazie a Simona (lei capirà), grazie a tutti i nostri collaboratori, che di ora in ora ci segnalano il “loro” giornale nella serie. Grazie a tutti. Noi ci saremo sempre.
Francesco Ferrigno
Uonderbois: un viaggio nella Napoli sotterranea… e tra le pagine del Gazzettino vesuviano