Verona KO 2-0, quinta vittoria di fila per il Napoli che allunga in vetta

Il Napoli sale a quota 47 punti, con un vantaggio di +4 sull'Inter, che deve però recuperare due partite, e +5 sull'Atalanta, con una gara in meno. Conte: "Kvaratskhelia? Un peccato"

Quinta vittoria consecutiva per il Napoli, che supera 2-0 il Verona allo stadio “Maradona” nella ventesima giornata di Serie A, vendicando la sconfitta dell’andata al “Bentegodi” dello scorso agosto. La partita è stata decisa dall’autogol di Montipò al 5′ su uno spettacolare tiro di capitan Di Lorenzo e dal gol di Anguissa al 61′. Con questo successo, il Napoli sale a quota 47 punti, con un vantaggio di +4 sull’Inter, che deve però recuperare due partite, e +5 sull’Atalanta, con una gara in meno. Il Verona, invece, resta fermo a quota 19 punti, al 15° posto, appaiato a Parma e Como.

Primo tempo: vantaggio azzurro e dominio totale

Il Napoli parte fortissimo e al primo affondo passa in vantaggio. Al 5′, Di Lorenzo calcia da fuori area colpendo il palo, con il pallone che carambola sulla schiena di Montipò e finisce in rete per l’1-0. Subito dopo, Anguissa spreca una grande occasione per il raddoppio, calciando alto da posizione favorevole su assist di Neres. Al 11′, Lukaku si rende pericoloso su punizione dal limite, ma il pallone sfiora il palo alla destra di Montipò. Gli azzurri continuano a premere: al 13′, McTominay tenta una spettacolare rovesciata, deviata in angolo da Belahyane.

Il Verona fatica a costruire gioco, ma al 15′ si fa vedere con un cross di Faraoni per Tengstedt, che di testa manda il pallone alto di poco sopra la traversa. Al 18′, ancora Neres protagonista: ruba palla, serve McTominay, ma Montipò blocca in uscita. Il Napoli spinge alla ricerca del raddoppio e al 27′ Juan Jesus salva un’azione pericolosa dei gialloblù, anticipando Tengstedt su un triangolo con Sarr.

Al 32′ altra chance clamorosa per il Napoli: Neres serve McTominay, che calcia alto da posizione favorevole. Al 35′ il Verona risponde con un cross insidioso di Faraoni, mal gestito da Meret e Politano, con il portiere che alla fine blocca. Nel finale di primo tempo, il Verona ci prova con Tengstedt, fermato da un intervento decisivo di Rrahmani.

Secondo tempo: il raddoppio di Anguissa e gestione del vantaggio

La ripresa inizia senza cambi e con il Napoli sempre propositivo. Al 2′, Neres supera Faraoni e crossa, ma Montipò devia con prontezza. Al 4′, McTominay calcia dal limite e Montipò risponde ancora. La pressione azzurra aumenta: al 6′, Rrahmani colpisce di testa su angolo, ma Faraoni salva sulla linea. Poco dopo, ancora Rrahmani colpisce alto di testa da corner.

Il raddoppio arriva al 61′: Anguissa scambia con Lukaku e con un tiro potente dal limite batte Montipò, siglando il 2-0. Il camerunense dopo la rete ha baciato la fascia al polso sulla quale è stato possibile leggere “resterai sempre con noi“. Mano al cielo e occhi chiusi per dedicare il gol al piccolo Daniele, tifoso azzurro morto la settimana scorsa a causa di un terribile male con il quale combatteva.

Al 68′, il Verona effettua un doppio cambio con Bradaric e Livramento al posto di Sarr e Lazovic. Duda ci prova da lontanissimo, ma il pallone termina alto.

Conte risponde con un triplo cambio al 76′: fuori McTominay, Politano e Lukaku, dentro Simeone, Ngonge e Raspadori. Zanetti risponde con Daniliuc e Kastanos per Tengstedt e Faraoni. Al 81′, Kastanos tenta un tiro dalla distanza respinto da Meret.

Nel finale, Ngonge sfiora il tris con un tiro dalla distanza che sfiora la traversa. Al 85′, Livramento prova un’azione personale, ma Meret blocca. Ultimo cambio per il Napoli al 90′: Zerbin entra per Neres. Nei tre minuti di recupero, il Napoli controlla agevolmente e il ‘Maradona’ può festeggiare la quinta vittoria consecutiva.

Conte “Cresciuti tanto. Kvaratskhelia? Un peccato”

La squadra ha maggiore fiducia e autostima, stiamo crescendo tanto e tutta la rosa appare coinvolta“. Queste le parole di Antonio Conte, nel post gara.

Da quando siamo partiti quest’estate – ha esordito Conte – sono cambiate tante cose, cercando di trovare il vestito più adatto a questa squadra. All’inizio volevamo giocare con un 3-4-2-1, ma con gli innesti di McTominay e Neres sono cambiate un po’ di situazioni, arrivando a questo 4-3-3 che rappresenta una soluzione ottimale per noi. Stiamo crescendo tanto.

Vedo come si allenano i ragazzi e noto che le situazioni che proviamo in allenamento si realizzano sempre di più in partita. C’è sicuramente più fiducia, più autostima, la rosa appare tutta coinvolta. E’ importante avere delle risposte anche da chi gioca meno, io ho ventuno giocatori e tutti loro sanno cosa devono fare.

Kvaratskhelia? Io sono deluso non nei confronti del giocatore o del club, ma con me stesso ha detto il tecnico salentino – perchè non sono riuscito in sei mesi a cambiare questa situazione. Pensavo di poter incidere in maniera diversa, mentre purtroppo le cose sono rimaste identiche a quando sono arrivato. E’ un peccato perchè parliamo di un giocatore forte, però ognuno prende le sue decisioni. A oggi Kvicha è ancora un giocatore del Napoli e non c’è niente di scontato“.

Gestione sbagliata, Kvara 15esimo stipendio della rosa

Kvicha Kvaratskhelia vuole andare via. Ma forse le parole di Conte sono proprio rivolte alla società. Un giocatore come il georgiano non può percepire il 15esimo stipendio della rosa, in questo la società ha certamente sbagliato la gestione e ora le possibilità che resti alla corte di Conte, in maniera ottimale, dando il 100% e lavorando in serenità, sono al lumicino.

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