Il Savoia annichilisce il Sassari Latte Dolce: finisce 3-0 per i Bianchi

Nella gara interna al Papa di Cardito, le reti tutte nel primo tempo. A segno Iaccarino, il neo acquisto Borrelli e bomber Maniero

La quarta di ritorno del Campionato Nazionale di Serie D girone G si gioca in una splendida giornata di sole che rende omaggio a due compagni che vogliono dare continuità ai risultati per uscire dal limbo di classifica che le vede sospese nella terra di nessuno tra il miraggio dei play off e lo spauracchio dei play out.

I sassaresi, nonostante la classifica non premi fino in fondo le loro qualità, vantano di gran lunga il migliore attacco del girone con 38 reti all’attivo; nelle 20 gare disputate sino ad oggi hanno sempre segnato almeno un gol tranne che nella 13° giornata, hanno battuto squadre del calibro di Gelbison e Guidonia e hanno pure rifilato una bella quaterna alla titolatissima Paganese. Di contro hanno una delle peggiori retroguardie con 31 reti al passivo. Il ruolino recente segnala una squadra in salute con tre vittorie nelle ultime 4 giornate, 12 reti fatte 6 subìte.

Il Savoia veleggia tre punti sotto e proprio domenica scorsa ha infranto il taboo trasferta che lo vedeva mai corsaro oltre le proprie mura, vittima di giornata l’Ilvamaddalena 1903. La squadra torrese è certo meno “esplosiva” in zona di attacco con appena 18 reti realizzate ma vanta una buona difesa, solo 20 le segnature al passivo. Piuttosto il problema di bianchi è di trovare equilibrio avendo alternato prestazioni di grandissimo spessore, nelle quali ha nettamente battuto squadre importanti come Guidonia, Paganese, Sarnese ed altre assolutamente insufficienti contro squadre di rango nettamente inferiore per qualità della rosa e organizzazione societaria.

Il dato che dice molto sulla stagione del Savoia è quello di appena 11 punti raccolti in 9 partite giocate contro le ultime sette della classe, dei quali ben 6 contro la sola Ilvamaddalena 1903, e quindi il dato ancora più incredibile sono i 5 punti raccattati in 7 gare. In conclusione il Savoia deve temere più se stesso che gli avversari.

Mister Fabiano cambia qualche uomo ma non lo schema che resta il 3-5-2 tipico dei biancoscudati. Out Bitonto e Sellaf il trainer torrese schiera in porta  il classe 2005 Pellino, la sua sarà una ottima prestazione, e lancia nella mischia anche l’esordiente, l’under classe 2006, Ciro Borrelli aggregato in rosa da pochi giorni. Si rivelerà una mossa azzeccatissima.

Sul fronte opposto mister Setti si schiera con il  4-3-3. A capitan Cabeccia le chiavi della difesa a Orlando il compito di orchestrare la manovra, in attacco la prestanza fisica di Odianose ad attirare i difensori per favorire le scorribande di Kone e Sorgente, dieci le reti all’attivo del bomber salernitano ex Afragolese e Cassino.

Il Savoia si prende il campo e gestisce la palla alla ricerca del varco giusto, mentre il Sassari si affida a lanci lunghi dalle retrovie per innescare rapidamente gli avanti che sono molto veloci e cercano di sfruttare il forte mismatching di rapidità rispetto ai braccetti Celli e Bogne. L’inizio molto promettente è quello tra due compagini che vogliono fare gioco e superare l’avversario, ma per 25 minuti accade poco tranne una sciabolata di Sorgente dai 20 metri che l’attento Pellino smanaccia oltre la trasversale. Pochi istanti dopo il Savoia va in gol. Azione di prima sulla fascia destra con Schiavi che mette una bella palla al centro sulla quale si avvita Maniero che colpisce di testa ad incrociare, Marano ci arriva prodigiosamente ma non può nulla sul tap-in di Iaccarino da pochi passi, correva il 26° minuto.

Nemmeno il tempo di recepire la nuova situazione che il Sassari subisce la seconda rete ad opera di Borrelli, che segue l’azione d’attacco e, posizionato al limite dell’area piccola, è lestissimo a sfruttare con una volèe sotto la traversa un batti e ribatti in area.

Il Sassari accusa il colpo mentre il Savoia è in evidente stato di fiducia. I bianchi non si fermano e pressano con efficacia a centrocampo tenendo gli avversari sempre molto lontani dalla propria area di rigore. Proprio su una palla rubata a centrocampo da Schiavi, tanti gli anticipi e le sgroppate del cursore oggi, arriva la terza rete. La Monica imbucato proprio da Schiavi alza la testa e favorisce Maniero sulla destra dell’area, il bomber sposta il pallone dal destro al sinistro e lascia partire un fendente rasoterra sul primo palo che piega le mani al portierino sardo. Il tre a zero è servito e non c’è nemmeno il tempo di riprendere il gioco che il signor Scicolone di San Donà di Piave manda le squadre negli spogliatoi.

Nella seconda frazione il Sassari si presenta più agguerrito e, complice un Savoia maggiormente propenso ad amministrare il vantaggio, si propone in avanti con maggiore continuità. L’ingresso del portoghese Fernandes Lopes che si piazza come estremo di attacco a destra, sposta lo schieramento verso un 4-2-4. Proprio l’ex Piacenza e Gladiator regala una sferzata di energia ai suoi creando valide soluzioni di gioco in virtù di uno spunto formidabile nei primi metri. Il giovane Iaccarino ne patisce gli estri per una manciata di minuti ma poi gli prende le misure e gli mette la museruola. Il risultato è che i sassaresi continuano a non creare nulla, tranne una conclusione di Adianise di poco alta ed una sciabolata mancina di Corcione dai 25 metri sulla quale Pellino compie un intervento stilisticamente perfetto allungandosi in volo plastico sulla sua sinistra a stornare in angolo l’insidiosa conclusione.

La lucidità difensiva dei bianchi disarma ulteriormente le velleità dei sardi che alzano bandiera bianca, anzi è proprio il Savoia che va vicinissimo alla quarta segnatura con Borrelli che di testa timbra la traversa a portiere battuto.

Il finale di gara non regala altre emozioni se non, per gli amanti della tattica, leggere i movimenti difensivi dei bianchi che oggi si muovono sul terreno di gioco come un cronografo svizzero.

Il risultato non cambierà più ed il Savoia farà propria l’intera posta in palio al termine di una prestazione sontuosa nella quale ha messo in mostra parecchi topics che vale la pena di approfondire.

Grande corsa e lucidità, sicuro indice di una ritrovata forma fisica. L’innesto di due elementi che, seppure under, sono di grande spessore ovvero Iaccarino e Borrelli. Non è un caso che il grande architetto del calcio abbia assegnato proprio a loro il compito di sbloccare la gara. L’esterno ha cantato e portato la croce come e più di un veterano fornendo alla squadra le valide alternative di gioco che consentono anche agli attaccanti di essere più pericolosi sotto rete. Borrelli ha coadiuvato Bezzon nella cucitura della trama di gioco ma ha portato anche un discreto nerbo al centrocampo, essendo dotato, oltre che di una bella visione di gioco, anche di discreta capacità interdittiva che ne fanno un centrocampista prezioso sia in fase offesa che di difesa. Ottima copertura degli spazi e sapiente lettura delle fasi di gioco, frutto del grande lavoro svolto dall’esperto mister Fabiano che ha saputo anche lavorare sulla testa dei suoi che erano precipitati  in una spirale negativa dalla quale non era facile uscire. I bianchi invece lo hanno fatto alla grande, non solo con due vittorie di seguito, ma con una prestazione gagliarda dal punto vista del carattere ed elegante dal punto di vista tecnico.

Il campo, come sempre, sarà il giudice unico e le prossime partite ci diranno quali sono le reali capacità di questa squadra e se potrà ambire alla zona playoff.

Salvatore Curcio

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