Il Savoia, reduce dalle sei sberle rimediate a Guidonia, e l’Anzio ancora a secco di vittorie nel 2025, si affrontano a Cardito, casa adottiva dei torresi, per la 23° giornata del Campionato Nazionale di Serie D girone G.
Le due squadre non sembrano propriamente in salute; gli anziati, che non gustano il sapore della vittoria da prima di Natale 2024, hanno raccattato tre punti nelle ultime cinque gare di cui uno in casa contro il fanalino di cosa COS Sarrabus. Le cose vanno leggermente meglio per i bianchi di Torre Annunziata che nelle ultime cinque hanno totalizzato 6 punti, ma hanno perso ben tre volte, di cui l’ultima a Guidonia con l’umiliante punteggio di 6-1.
Si sa, un raggio di sole è sufficiente per scacciare via molte ombre, cosicchè Apollo guida il suo carro splendente su Cardito per rinfrancare le speranze dei trainer Fabiano e Guida che, per fare bottino pieno e dare un calcio all’arietta di crisi latente, si affidano a schemi tattici oramai consolidati.
I neroniani di mister Guida, per l’occasione in maglietta azzurra con una veduta di Anzio dal mare, si schierano con il classico 3-5-2. Il sempiterno Sirignano, 40 primavere, regge la difesa, Di Mino tesse a centrocampo e Fantauzzi porta il peso dell’attacco.
Altrettanto fanno i torresi che hanno parecchie defezioni. Iaccarino è out per malanni muscolari mentre Celli e Bezzon non sono al meglio e si accomodano in panca, così come il giovane Borrelli. Recuperato Maniero che guida l’attacco, mentre il centrocampo è affidato a Lauria, Sellaf e La Monica. Esterni sono schiavi a sinistra e Russo sulla destra.
Lo schieramento a specchio non favorisce lo spettacolo ed entrambe le formazioni si affidano a lunghi lanci dalle retrovie per prendere d’infilata gli avversari. Ne risentirà la qualità del gioco che non risulterà mai di buon livello per tutta la durata della partita.
La gara si mette subito in discesa per i padroni di casa che vanno in vantaggio al minuto 9 con un rigore freddamente trasformato da bomber Maniero che spiazza Perna con un rasoterra alla destra del portiere. Il penalty era stato decretato senza esitazioni dal signor Mirri della sezione di Savona per atterramento dello stesso Maniero che, spalle alla porta, aveva preso il tempo al difensore e si era girato per battere a rete dal cuore dell’area.
Il vantaggio non cambia lo svolgimento della gara e le due contendenti non riescono mai a mettere le punte in condizione di battere agevolmente a rete, anzi gli avanti sono costretti a giocare quasi sempre spalle alla porta ed a fare un lavoro “sporco” di ripulitura dei lunghi traversoni in arrivo dalle retrovie. In questa situazione si è trovato particolarmente a suo agio il prezioso Negro che ha reso giocabili una infinità di palloni dando modo ai suoi di salire e tenere sempre il pallone lontano dalla propria area.
Meglio comunque il Savoia che lascia il gioco agli avversari e cerca di pungere in contropiede, clamorosa l’occasione capitata al camerunense Gufio Bogne che, dopo una magistrale ripartenza del Savoia cinque contro due, posizionato sulla sinistra appena dentro l’area piccola non riesce a far di meglio che appoggiare a lato di testa un delizioso cross di Schiavi che avrebbe meritato miglior sorte.
Poco male per i torresi perchè riescono egualmente a chiudere sul doppio vantaggio la prima frazione. Minuto 36, azione concertata sulla destra dell’attacco biancoscudato, una delle poche, e cross insidioso di Schiavi; Pompei, fronte alla porta e messo male con il corpo, cerca il rinvio di sinistro ma spara un maldestro mezzo piattone alle spalle dell’incolpevole portiere.
Nella ripresa il Savoia entra male in campo, Celli rileva Giglio per dare più peso alla fase difensiva, ma le idee sono poche ed i bianchi si rintanano troppo passivamente nella propria trequarti. Ne approfitta l’Anzio che si porta decisamente in avanti e gioca di più la palla. Il talentuoso italo tunisino Karim, con intelligenza, si sottrae dalla bagarre avanti l’area, arretra di quindcii metri la sua posizione, e prende i compagni per mano disegnando interessanti traiettorie che aumentano i palloni giocabili sull’esterno, in particolare sulla catena di sinistra che sembra funzionare molto meglio di quella sul lato opposto grazie anche alla buona intesa tra Di Mino e Valentini.
Al minuto 55 proprio su azione dalla sinistra, Valentini si invola e mette un bellissimo cross che Sirignano, il migliore dei suoi, trasforma in rete con un colpo di testa a volo d’angelo. Il 2-1 è cosa fatta ed il Savoia sembra rivedere gli spettri di Guidonia, ma la cosa dura poco perchè l’esperto nocchiero Fabiano capisce che bisogna inserire forze fresche e teste più pensanti. Entra Bezzon per Lauria e la musica cambia immediatamente. I bianchi ritrovano in un solo colpo testa e gambe, sospinti meravigliosamente dal pubblico che capisce il momento delicato dei propri calciatori.
Il baricentro del Savoia sale e l’Anzio non riesce più a dare continuità alla propria azione. Al minuto 68 i bianchi, oggi in tenuta nera, ritrovano il doppio vantaggio che taglia definitivamente le gambe agli anziati e mette la gara in discesa per gli oplontini. Punizione dalla sinistra che il magico mancino di Bezzon trasforma in una parabola tagliata alle spalle dei difendenti, irrompe di testa Maniero che con una incornata sotto la traversa, degna della sua fama, trafigge per la terza volta Perna e mette a segno la sua doppietta personale.
L’Anzio accusa il colpo e le sue giocate perdono di efficacia mentre l’orologio diventa un prezioso alleato del Savoia. Il redivivo La Monica sale di tono e gestisce benissimo palla sulla destra ed altrettanto fa Bezzon, per cui i laziali girano a vuoto e tireranno in porta solo due volte con Karim e Fantauzzi ed in entrambe le occasioni il giovane ma validissimo Pellino disinnescherà con la sicurezza di un veterano le opportunità avversarie.
Sul versante opposto, nei minuti di recupero, c’è ancora lo spazio per registrare la quarta segnatura dei bianchi, giunta anche questa su penalty stavolta trasformato da Negro con un piattone alla sinistra del portiere; rete che giunge come un meritato premio per l’attaccante che oggi ha saputo cantare e portare la croce. Calcio di rigore assegnato dal fischietto ligure per un fallo commesso dall’estremo Perna che, ricevuta una rimessa laterale, ha cincischiato facendosi anticipare da Negro e poi, non trovando niente di meglio da fare, lo ha steso a porta oramai sguarnita. Nell’occasione l’incauto pipelet incassa anche il giusto rosso per avere fermato volontariamente una chiara occasione da gol.
Il Savoia ritrova la vittoria ed il sorriso cancellando la negativa prestazione di Guidonia. I bianchi non hanno mai corso seri pericoli ed hanno saputo capitalizzare al meglio le occasioni create in attacco, svolgendo una prestazione dignitosa di grande compattezza e sacrificio. I tre punti rasserenano l’ambiente e forniscono linfa per rivitalizzare le ambizioni play off che, per essere qualcosa di più che un miraggio, dovranno essere corroborate da altrettanto valide prestazioni anche nelle gare in trasferta, sino ad oggi vero tallone d’Achille per i bianchi di Torre Annunziata.
Salvatore Curio