Si è concluso con tre assoluzioni il processo sull’incendio che devastò le pendici del Vesuvio nell’estate del 2017.
Dopo sette anni e mezzo dai fatti e quattro anni di dibattimento, la VII sezione penale del Tribunale di Napoli (collegio C), presieduta dalla giudice Marta De Stefano, ha emesso la sentenza che scagiona i tre imputati: Italo Giulivo, Massimo Pinto e Flora Della Valle, tutti dirigenti della Protezione Civile della Regione Campania.
Gli imputati erano difesi dagli avvocati Beniamino De Maio, Ugo Raja ed Enzo D’Ostuni. La Procura di Napoli, rappresentata dal pubblico ministero Francesca De Renzis, contestava ai tre dirigenti della Protezione Civile della Regione Campania i reati di omissione di atti d’ufficio e concorso in incendio colposo e nell’aggravamento del rogo che nel luglio del 2017 distrusse circa 1600 ettari di bosco.
L’incendio, che interessò il territorio di undici comuni, con la distruzione di ben 8,7 chilometri quadrati di vegetazione, provocò danni stimati in circa 17 milioni di euro.
Durante il lungo iter processuale sono stati ascoltati decine di testimoni. La sentenza di assoluzione rappresenta la conclusione di un procedimento complesso, nel quale sono state valutate le responsabilità degli imputati nella gestione dell’emergenza incendi. Il verdetto conferma l’insussistenza di colpe a loro carico, accogliendo le tesi difensive presentate dal collegio legale.