“Il 13 febbraio è stato notificato dalla Corte dei Conti solo un invito a fornire deduzioni, in merito alla questione delle chiavi, da parte del sindaco e dei due dirigenti, nei termini di 45 giorni. Daremo mandato ai nostri legali per predisporre le controdeduzioni richieste”. Secco e sintetico il commento del sindaco di Pompei, Carmine Lo Sapio, in merito alla questione sollevata dalla Corte dei Conti della Campania relativa alle presunte elevate spese di rappresentanza da parte del comune mariano.
Le indagini della Corte dei Conti
L’organo di controllo che garantisce la corretta gestione della spesa pubblica ha notificato tre inviti a dedurre proprio per le spese di rappresentanza che sembrerebbero eccessivamente onerose. Oltre al sindaco Lo Sapio, i destinatari del provvedimento includono due dirigenti responsabili degli acquisti.
Secondo la procura contabile, guidata dal procuratore Antonio Giuseppone con il pubblico ministero Raffaella Miranda, il Comune avrebbe speso 44mila euro per l’acquisto di quattro doni di valore: una chiave d’oro da 15mila euro, donata lo scorso luglio all’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, un’altra chiave simile regalata nel 2022 all’ex ministro Dario Franceschini, un orologio consegnato all’ex direttore degli scavi di Pompei Massimo Osanna e un rosario d’oro donato all’arcivescovo Tommaso Caputo.
Tutti gli acquisti sarebbero stati effettuati presso la stessa gioielleria della città mariana, prima ancora dell’approvazione in Giunta comunale, cosa che potrebbe sollevare dubbi sulla regolarità delle procedure seguite. La cerimonia di consegna della chiave a Sangiuliano, del luglio scorso, sarebbe avvenuta alla presenza, tra gli altri, dell’imprenditrice, e mancata consigliere del ministro, Mariarosaria Boccia, che di lì a qualche mese sarebbe diventata oltremodo famosa per altre questioni che porteranno poi alle dimissioni dello stesso ministro.
Il commento della Prelatura di Pompei
Sulla questione è intervenuta la Prelatura di Pompei, che ha chiarito la destinazione del rosario in oro, diamanti e corallo cerasuolo, gli stessi materiali commissionati dal beato Bartolo Longo per la realizzazione della corona che stringono tra le mani la Madonna di Pompei e il Bambino Gesù, ricevuto dal vescovo Caputo:
“Il dono assegnato dal Comune di Pompei all’arcivescovo-prelato mons. Tommaso Caputo, in occasione della ricorrenza dei 50 anni dell’Ordinazione sacerdotale, è entrato a far parte della dotazione di regali che, da più parti e in diverse circostanze, vengono devoluti al Santuario. Già dai giorni successivi alla consegna, il dono si trova infatti esposto in una delle bacheche del museo”.